Mettendo a risuonare l’offensiva di
primavera e un articolo di Pasolini del 1974, le purghe staliniste e la
corsa allo spazio, i fatti del 1977 e una zarzuela di José Serrano
Simeón, un sogno inquieto di Trockij e l’incubo prossimo al risveglio di
Philip K. Dick, Frasca descrive un mondo che era già in quarantena
prima che ce ne accorgessimo.
Le Lettere a Valentinov nascono intorno a un’interrogazione: com’è accaduto che un secolo iniziato con l’inerzia progressiva delle rivoluzioni sia culminato nella restaurazione di una società ferocemente iniqua e diseguale? E che ruolo hanno in questo scivolamento le pandemie? Gabriele Frasca risponde indagando non poche “rime della storia”, e fra tutte quella che lega l’epidemia di spagnola di un secolo fa, arrivata a falcidiare l’Europa e il pianeta insieme alla prima guerra mondiale, a quella in corso.