giovedì 31 marzo 2022

iQdB Casa editrice i Quaderni del Bardo di Stefano Donno Editore - Books, ebooks

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La Libreria dei Quaderni a Lecce

La Libreria dei Quaderni a Lecce: La libreria on line aperta 24 ore su 24 di tutti i titoli de i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

L' Eneide di Virgilio. Testo latino a fronte di Vittorio Sermonti (Rizzoli)

Vittorio Sermonti ha dedicato molti anni della sua vita a raccontare Dante, prima alla radio e poi in affollate letture pubbliche (oltre che naturalmente nei suoi libri). Il suo nuovo progetto riguarda invece l'opera del maestro e guida di Dante, Virgilio. Il libro è il racconto-commento di tutti i canti del poema di Virgilio, ciascuno seguito da una nuova traduzione integrale, opera dello stesso Sermonti. L'Eneide riacquista la capacità di parlare ai lettori, con parole di questo tempo. 



 

IL LIBRO CHE RACCONTA LIDIA CAPUTO COME FANCIULLA ALBATROS

Lasciami dire di Anna Rita Favale (Esperidi)

Annarita, giornalista, donna solare e impegnata in parrocchia e nel sociale, conosce Giovanni, stimato avvocato, uomo serio ed elegante. Quella che dovrebbe e potrebbe essere una storia d'amore libera e serena, inizia muovendo piccoli e incerti passi a causa di ciò che, per la società "civile", invece, parrebbe d'ostacolo: una non trascurabile differenza d'età, lo status di divorziato di lui, il forte legame al mondo cattolico di lei. 


 

Puglia. Viaggio nelle dimore storiche di Riccardo Riccardi (Adda)

La Puglia gode di un patrimonio storico, artistico, architettonico e monumentale di inusitato valore, ma ancora in parte sconosciuto. Tutti beni che rispecchiano al meglio l'identità culturale di una regione. Questo lavoro consegna al lettore nuovi stimoli per conoscere e amare una Terra che trasuda di dimore storiche di straordinaria bellezza. La salvaguardia di questa ricchezza, vera e propria reminiscenza storica del vissuto anche molto lontano, merita di essere tramandata e ben conservata alle future discendenze, attraverso la sua conservazione e valorizzazione. Solo così lo si preserva dal degrado e dalla distruzione e nello stesso tempo gli si dà modo di creare un indotto importante per la qualità della vita dei territori in cui sono ubicati. Si privilegia di solito il mare ma per destagionalizzare bisogna pensare anche a rivalutare e valorizzare le tante dimore storiche disseminate in tutta la Puglia. Spesso i beni storici artistici - castelli, palazzi, ville, masserie - sia pubblici che privati vengono visti, nell'immaginario collettivo, come lussuose dimore poste, sia nel cuore sia limitrofi, nei centri abitati ereditate da antiche casate e, perciò, la figura del proprietario la si associa a quella di un ricco e fortunato "signore". La realtà è molto diversa: chi oggi possiede una dimora storica la mantiene, la custodisce solo per la passione e l'amore per l'arte, la storia e la cultura. Si tratta di beni dislocati in tutta la Puglia, come nel resto del "bel Paese", e tutti sono unici per il passato, per i significati che afferiscono e per i valori culturali. La manutenzione di un'antica dimora è complessa e comporta l'opera di artigiani specializzati; i committenti di questi professionisti, capaci di intervenire su beni storici senza alterarne lo stato originario, sono spesso i privati che consentono a queste preziose figure professionali di continuare ad esistere per mantenere vivo il valore della tradizione. È importante sottolineare che la buona conservazione di un bene storico riqualifica notevolmente anche il contesto in cui lo stesso è inserito, valorizzando il territorio circostante ed offrendo quindi notevoli benefici alla collettività, non solo da un punto di vista di immagine estetica, ma soprattutto favorendo l'economia locale; un patrimonio ben conservato e reso fruibile rappresenta, infatti, una notevole risorsa per lo sviluppo economico e genera conseguentemente produttività, lavoro e bellezza. 


 

Dale Carnegie - Come trattare gli altri e farseli amici.

A far wilder magic - Recensione 💚

"PESTILENZA" di Laura Thalassa: recensione #NOSPOILER

Successo per la presentazione dell’ultimo libro di Toni Capuozzo a Trevi...

Presentazione libro "La Jugoslavia e la questione di Trieste, 1945-1954"...

La maledizione delle sacerdotesse d’Illiria di Mira Meksi (Besa Muci)

Un avvincente romanzo in cui storia, leggenda e mito si fondono per dare voce a un periodo del quale purtroppo non esistono che scarsi documenti storici. La narrazione prende spunto dall’antico mito greco di Cadmo e Armonia, che trascorrono i loro ultimi anni di vita in Illiria per poi diventare serpenti e quindi numi tutelari della regione. Teuta, la protagonista del romanzo, è la donna-serpente divisa tra il suo essere pirata, regina e totem del popolo illirico, e il suo amore senza limiti nei confronti del navarco Demetrio di Faro.
Ambizioni, gelosie, sangue e passione percorrono le pagine di questo romanzo, legando i destini di personaggi che – tra conquiste, guerre e desiderio d’amore – sembrano, loro malgrado, subire la sorte dettata dagli occhi del serpente-indovino Illyrios.


 

Sulle strade dell’inferno La mia vita nel carcere di Spaç di Visar Zhiti (Besa Muci)

Titolo originale: Rrugët e Ferrit. Burgologjia ime për Spaçin dhe më parë
Traduzione di Matteo Mandalà

In copertina: Atjon Zhiti, Senza titolo, acquerello, 1999

Questa è la testimonianza della tragedia vissuta in silenzio da migliaia di oppositori, dissidenti e martiri della sanguinaria dittatura comunista. Un’esperienza vissuta in prima persona e trasformata in una narrazione che, per il suo carattere universale, interpreta le emozioni, i ricordi, le sofferenze e le inaudite crudeltà patite da quanti ebbero la sventurata sorte di incappare nelle maglie della polizia politica di Enver Hoxha. Visar Zhiti viene incarcerato proprio a causa della sua opera poetica, ritenuta
non in linea con i dogmi imperanti del realismo socialista. La sua vicenda umana offre al lettore uno spaccato impietoso, crudo e veritiero della disumana condizione dei detenuti politici nello spietato sistema carcerario enverista.


 

LA LINGUA DEI TROLL di MAŁGORZATA MUSIEROWICZ (BESA MUCI)

Traduzione di Anna Sitowska

Titolo originale: Język Trolli

È la notte di San Silvestro e Józef è costretto a trascorrerla a casa dei nonni insieme a una masnada di cugini. Ma lui preferirebbe essere altrove, in compagnia di una persona speciale che ha fatto da poco irruzione nella sua vita: Stachna Trolla, una ragazzina allegra e bizzarra che non si separa mai dal suo berretto verde, anche a costo di suscitare le ire della vicepreside.

Grazie a una fuga notturna con la cugina Laura, Józef conoscerà l’intera combriccola dei Troll, una famiglia non convenzionale, libera e aperta, che darà modo al protagonista di ampliare i propri orizzonti e di crescere tra amori taciuti, rivelazioni inattese e nodi che prima o poi vengono al pettine inaspettatamente.


 

La Jimenez edizioni dona 15 libri alla Biblioteca Comunale di Anzio - Il Caffe

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Libri dal vivo Così l’arte ritorna libera - Cronaca - lanazione.it

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Libri, ad Oriolo si presenta il graphic novel "Artiste" - Terzo Binario News

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A Pistoia torna il festival del libro Giallo - Libri - ANSA

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Premio Strega 2022, ecco i 12 libri finalisti della 76esima edizione

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mercoledì 30 marzo 2022

La Libreria dei Quaderni a Lecce

La Libreria dei Quaderni a Lecce: La libreria on line aperta 24 ore su 24 di tutti i titoli de i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

iQdB Casa editrice i Quaderni del Bardo di Stefano Donno Editore - Books, ebooks

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Le campane di Silvia Bre (Einaudi)

 «Ero là, ecco la storia | una campana che rimbalza da lontano | e la distanza da domare si consegna | corpi adorati tradotti | dall'udito, tutto un cielo | ammanettato in gola.»

Nella vita – dice una poesia di questa raccolta – siamo attirati da distanze che ci chiamano, che non vediamo e non conosciamo, come da un suono di campane lontane. È un suono remoto, misterioso, un battito originario, nei cui rintocchi la parola poetica nasce e ritorna, ogni volta, per dissolversi. Nelle campane – nella poesia – Silvia Bre cerca di cogliere ritmi che scorrono sotterranei alla vita ma che della vita, non solo individuale, sono la linfa nascosta. A volte è necessario un salto mortale, della percezione e della grammatica. Ma piú spesso questa lingua poetica si affina per concentrazione, per elisione, per cancellazione di tutto ciò che è superfluo, nella tensione verso l'origine delle cose, nell'attenzione per i nessi che le legano, per l'attimo di senso quando si dilata e sembra eterno. Le campane non possono non avere anche un aspetto mortuario, commemorativo. E infatti, verso la fine della raccolta, le note assumono un tono quasi cimiteriale e il lessico si infoltisce di «polvere», di «scheletri», di «tenebre».


 

Dopo la pioggia e i sogni di Miri Yu con la traduzione di Laura Solimando (Atmosphere Libri)

Sakurai Tomoharu è un musicista jazz e un genitore single, ha perso la moglie quando la figlia Ame era molto piccola e per questo ha un legame molto stretto, forte e affiatato con la figlia. Uno dei suoi hobby è collezionare farfalle, e perciò si reca a Taiwan per catturarne una molto rara, la Troides magellanus. E una farfalla talmente rara che è anche chiamata la "farfalla fantasma". La leggenda racconta che chiunque riesca a catturarla si trasformerà a sua volta in fantasma. In Giappone, Ame, una normale studentessa delle medie, è molto preoccupata perché non riceve da giorni telefonate del padre. Comunque, quando Tomoharu ritorna, non riesce a ricordare come abbia fatto ritorno in Giappone, né cosa sia successo. Ame nota strane cose che cominciano ad accadere intorno a lei... Con il prezioso aiuto della vicina Akiko e sulle note di Dopo un sogno di Faure, si prepara ad affrontare quella che sarà forse la sfida più importante e spaventosa di tutta la sua vita: crescere. Tra rivelazioni sconcertanti e incontri inaspettati, viene catapultata in una realtà in cui spetterà a lei prendere decisioni difficili e dolorose. Dove la condurrà il suo viaggio? 

 


 

L' ultimo libro di Emma Olsen di Berta Dávila con la traduzione di Marco Paone (Aguaplano)

Quando Emma Olsen, scrittrice di successo e Premio Pulitzer per la letteratura, torna nella sua casa d'infanzia a Faith, nel profondo Midwest, le restano pochi mesi di vita. Il suo ultimo libro è l'occasione per chiudere i conti con la vertigine del passato, con le colpe, i silenzi e i tradimenti che affollano la sua memoria e che solo nella solitudine della scrittura possono trovare requie. Attorno a Emma Olsen, uno di quei personaggi letterari che si rivelano memorabili e immediatamente classici, si compone così un affresco di leggende di provincia, di esistenze minime e fragili, le cui ombre sfumano verso destini tragici o irrisolti nel solco di grandi autrici come Anne Sexton e Elizabeth Strout. 


 

Il nostro Mr Wrenn. Le avventure romantiche di un gentiluomo di Sinclair Lewis con la traduzione di Cesare Pavese (Elliot)

Opera giovanile di Sinclair Lewis, "Il nostro Mr Wrenn" racconta le romantiche avventure di un giovane in cerca di libertà. Protagonista molto amato da Pavese, la cui traduzione del romanzo viene oggi riproposta dopo lunga assenza dalle librerie, il signor Wrenn è un uomo timido e impacciato, sognatore di viaggi e di avventure. Un giorno, dopo aver ereditato, lascia il lavoro e parte per l'Europa; lì si innamorerà, «goffamente e melanconicamente» dirà Pavese, di Istra; il loro rapporto sarà ricco di alti e bassi, fino a quando la donna non si accorgerà che Mr Wrenn è molto più autentico degli amici radicali e attivisti di cui si era circondata, pensatori "all'acqua di rose". "Il nostro Mr Wrenn" uscì nel 1914 e si fece subito notare per lo stile originale e la freschezza dello sguardo. È un romanzo in cui si ritrovano già tutti i temi - la ricerca di libertà di fronte alle norme irragionevoli della società, l'America descritta come un Paese malato di moralismo - cari all'autore che più tardi, proprio per questa capacità di analisi, avrebbe vinto il Nobel. 


 

Il mondo in sintesi. Cinque brevi lezioni di filosofia della simulazione di Cosimo Accoto (EGEA)

Volti artificiali e carni coltivate, gemelli digitali e beni crittografici, dati e media sintetici, creature biorobotiche e metaversi emergenti fino ai simulatori quantistici e alle neuroprotesi: forse non viviamo dentro una simulazione, ma di certo vivremo grazie a una simulazione. O meglio, in virtù delle molte simulazioni che stanno ridisegnando il nostro mondo. Qualcuno l’ha chiamata età dell’oro della simulazione, uno spettro ampio e divisivo di meraviglie e mostruosità. Di più: queste sorprendenti e talvolta arrischiate ingegnerie simulacrali assemblano oggi filosoficamente un nuovo catalogo del reale. Danno vita a un pianeta ricreato e popolato da entità, esperienze ed ecologie generate – a vario titolo e senso – attraverso simulazioni computazionali. Tra inconsuete mimesi e singolari genesi, tra simulazioni e sintesi, è un’improvvisa produzione (sostenibile?) di nuove, strane nature. È un rinnovato modo di essere e di divenire (abitato) del nostro pianeta. Ma che cos’è, oggi, simulazione? Come Alice, per esplorare queste terre incognite abbiamo bisogno di mappe culturali aggiornate. Interpretative e orientative. Curiose e caute insieme. Come quelle fornite in queste cinque lezioni. 


 

Iatrodemia. Vizi e virtù dei medici in TV di Paolo Nucci e Massimo Scaglioni (Piemme)

«Cedere alle lusinghe del mondo dello spettacolo è una fragilità molto umana, diffusa a macchia d'olio nell'epoca del self-branding e degli influencer. Ma questo non è un buon motivo per sottovalutare le conseguenze dell'abbuffata di popolarità di una categoria dalla rilevanza concreta e simbolica straordinaria come quella dei medici.»

Alla pandemia di Covid-19 si è affiancata una pericolosa patologia sociale, i cui vettori di contagio sono i medici che affollano gli studi televisivi: la iatrodemia. "Iatrogeno" si dice di un danno o una malattia attribuibili a un intervento terapeutico, e allo stesso modo la sovraesposizione dei medici nei talk show ha provocato un effetto opposto a quello desiderato: la perdita di fiducia nei confronti della medicina e dei suoi rappresentanti. In queste pagine il massmediologo Massimo Scaglioni e Paolo Nucci, trent'anni di esperienza nel servizio sanitario, riflettono con acume e ironia sul rapporto fra informazione, politica e comunicazione medica, sulla vertiginosa perdita di autorevolezza degli esperti, sui tic e le dissonanze cognitive della cultura politica e scientifica: temi che, oggi più che mai, riguardano la qualità della democrazia.

 


 

Storia di Luis Sepúlveda e del suo gatto Zorba di Ilide Carmignani (Salani)

Una vita avventurosa, generosa e intensissima, "incandescente" come dice lui stesso, narrata come una favola dolce e forte – così d'altronde era lui – da Ilide Carmignani, sua traduttrice e amica. Una favola sì, ma un esemplare atto di restituzione, monumento a uno scrittore e all'amore verso la letteratura che crea legami.

«Un giorno di tanto tempo fa bussò alla nostra porta un umano grande e grosso, con barba, baffi e capelli neri. Somigliava straordinariamente a Zorba, un mio vecchio amico, come gli umani somigliano sempre al loro gatto o al loro cane. Non aveva gli artigli lunghi come un cerino, ma il sorriso invisibile era lo stesso. Capii allora con emozione che era il famoso Luis Sepúlveda, l'intrepido marinaio che a bordo di minuscoli gommoni arcobaleno bloccava le petroliere che tentavano di sversare la peste nera in mare ,il coraggioso giornalista che svergognava i colpevoli sui giornali, lo scrittore che dava voce alle creature che non avevano voce, insomma l'umano più famoso e più amato dai gabbiani e dai gatti del porto di Amburgo e di tutti i porti dove miagolano gatti e volano gabbiani.»

Questa è la favola di Sepúlveda, autore indimenticabile di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare e di molti altri romanzi, ed è essa stessa la storia della sua vita raccontata a un gatto. Nato in un bel giorno di primavera in un albergo nella terra ai confini del mondo, Luis, detto Lucho, comincia il suo racconto dai nonni e dall'infanzia a Santiago, per poi ricordare il primo amore e l'incontro con Carmen Yáñez, sua compagna della vita. Il gatto lo ascolta parlare dell'entusiasmo per l'elezione di un presidente chiamato Allende e del tragico golpe che lo costringerà all'esilio, della lunga esperienza in Amazzonia accanto agli indios shuar, fino all'arrivo ad Amburgo, dove, in una realtà tutta nuova, inventerà la favola della gabbianella per far addormentare i suoi tre bambini. Una vita avventurosa, generosa e intensissima, "incandescente" come dice lui stesso, narrata come una favola dolce e forte – così d'altronde era lui – da Ilide Carmignani, sua traduttrice e amica. Una favola sì, ma un esemplare atto di restituzione, monumento a uno scrittore e all'amore...
 

 

La destra verso il futuro. Itinerario di una svolta di Pinuccio Tatarella (Historica Edizioni)

Questo inedito di Pinuccio Tatarella, mai dato alle stampe, ritrovato durante i lavori di ordinamento e digitalizzazione dell'archivio Tatarella, è un prezioso contributo per raccontare l'evoluzione della destra italiana, il passaggio da una destra di protesta ad una di proposta, spiegato dal principale artefice della svolta. Il libro raccoglie una serie di interviste e articoli di Pinuccio Tatarella, pubblicati su diverse testate tra il dicembre del 1986 e il novembre del 1993. Le elezioni del marzo del 1994, le conseguenti responsabilità di governo assunte da Tatarella, vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, e la prematura scomparsa, devono averne impedito la pubblicazione. La destra di governo è nata a Fiuggi con la creazione di Alleanza Nazionale, una destra moderna e non più emarginabile dal gioco della democrazia, fu Pinuccio Tatarella a immaginarla e realizzarla. 


 

Il volo di Aracne. Dall'alba al tramonto di Pierandrea Fanigliulo (Musicaos)

Una rondine appena nata, nel nido nascosto tra le zone più alte e inaccessibili della cattedrale di Otranto, è sperduta, senza famiglia, abbandonata. Sarà una regina tarantola ad allevarla e nutrirla nei primi giorni di vita, a farle da madre e da padre, insegnandole rapidamente tutto ciò che deve sapere per sopravvivere nel mondo e soprattutto per spiccare il volo, in cerca dei suoi genitori. La piccola Aracne, guidata da Tarantula, insieme ai suoi nuovi amici, JJ e Lilly, compirà un viaggio, nell'arco di un giorno che va dall'alba al tramonto, sorvolando le coste del Salento, dall'Adriatico allo Ionio, fino a Lecce, per scoprire il segreto che nasconde la sua nascita. Una storia avvicente che è allo stesso tempo un viaggio di esplorazione del territorio e un atto d'amore dell'autore nei confronti di uno dei luoghi più belli del mondo: il Salento. 


 

L' opposto di Mauro Scarpa a cura di Alfredo Borrelli e con le illustrazioni di Riccardo Gola (Read Red Road)

Ottobre 1990. L'Italia del volley, guidata da Julio Velasco, vince il suo primo mondiale. Nasce la generazione di fenomeni che insegnerà a tantissimi ragazzi che la vittoria è una gara con se stessi. Francesco gioca a pallavolo da opposto, ispirato dalle gesta di Andrea Zorzi e dalle pagine della sua rivista preferita Supervolley. Frequenta la scuola e condivide con il suo amico Antonio partite e panchine, birre e giornate difficili. Mentre l'OMS cancella l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali, e Antonio colleziona flirt e storielle, Francesco rivela ai suoi genitori che gli piacciono i ragazzi: ne ricava attacchi di panico, bugie e quella costante sensazione di essere perennemente sbagliato e fuori posto. Eppure, quando tutto sembra segnato e sempre più lontano la possibilità di diventare un campione di pallavolo, arriva l'amore capace di trasformare un sogno in un tricolore. 

 


 

Book Review: Kaiju Preservation Society by John Scalzi

KAIROS BOOKTRAILER - Al di là del buio - Antonietta Caruso - COMUNICATI ...

PRESENTAZIONE LIBRO "LA CROCE VERSA" - 29.03.2022

Licia Troisi: vita e libri della scrittrice | Esquire

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Libri, la distopia del desiderio nella novella di Elena Giorgiana Mirabelli - VIDEO

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Musumeci, due libri nella top 23 dei Most Beautiful Swiss Books 2021

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Maurizio Bettini. "Questo Pinocchio è proprio un mito". Collodi. Dibattiti. Libri. Favole - la Repubblica

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Libri-gioco: Il grande libro dei giochi dei draghi - Frizzifrizzi

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Il Maggio dei Libri 2022 | Rai Scuola

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Come TikTok sta cambiando le classifiche dei libri, dopo aver modificato quelle musicali

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I cento libri, film e dischi da portare sull’isola deserta (consigliati dalla scuola Molly Bloom)- Corriere.it

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martedì 29 marzo 2022

iQdB Casa editrice i Quaderni del Bardo di Stefano Donno Editore - Books, ebooks

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La Libreria dei Quaderni a Lecce

La Libreria dei Quaderni a Lecce: La libreria on line aperta 24 ore su 24 di tutti i titoli de i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Contro Venere di Alessandra Merico

“Fosse anche stretto tra le mie dita, io lo vedrò il tuo cuore bruciare all’inferno.” Così si apre  “Contro Venere”, un libro che parla d'amore e di guerra. Di una guerra d'amore ma non per l'amore stesso. Per amore della guerra. Parla di armi e di baci. E di baci usati come armi. Parla di potere all'interno dei rapporti. Parla di disturbi affettivi. E di due persone che potrebbero amarsi ma non ne sono capaci. E per questo si annientano. "Certo è che il libro che tenete tra le mani ha dentro una certa quantità di esplosivo, e va maneggiato con cura. Quella cura che se manca uccide Venere. Vediamo di non essere altri killer." Dalla prefazione di Davide Rondoni


Alessandra Merico nasce a Maglie (Le) nel 1986. Nel 2012 si diploma all’ “Accademia Internazionale di Teatro” di Roma. Nel 2013 vince il “Teglio teatro festival” in Valtellina con “ODI A SE. Soliloqui e dialoghi di solitudini nell’Odissea” scritto, diretto e interpretato dalla stessa e dal collega Giuseppe Zonno. Nel 2016, per Rai fiction, produzione Endemol, prende parte a “Scomparsa” regia di Fabrizio Costa. Nel 2017 pubblica con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno la sua prima raccolta poetica Contro Venere con la prefazione di Davide Rondoni.

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Intervista ad Alessandra Merico

Penelope. Alessandra Merico

Estratti tratti dallo spettacolo Buoni Propositi di e con Alessandra Mer...

I Dialgohi di Confucio (Utet)

Come scrive Pietro Citati, la più grande abilità di Confucio, filosofo cinese vissuto tra il VI e il V secolo a.C, è stata la capacità di impartire profondi insegnamenti spirituali giocando con le domande e con le risposte che a ogni uomo stanno a cuore, «giocando con la sostanza delicata delle parole». L'insegnamento di Confucio, sebbene si sia rivelato determinante per lo sviluppo del pensiero cinese, venne raramente veicolato dal filosofo stesso in modo diretto; il suo insegnamento è pervenuto a noi grazie ai suoi discepoli che raccolsero con dedizione le sue parole, tramandandole ai posteri. Proprio in questo modo sono pervenuti a noi i famosi Dialoghi, un compendio di sentenze, aforismi e frammenti attribuiti al maestro ma frutto di una selezione operata nei secoli successivi dalla sua scuola. Il distillato di un classico del pensiero fondamentale, che ha influenzato profondamente sia l'Oriente sia l'Occidente. 

 


 

Rancore di di Gianrico Carofiglio (Einaudi)

Come è morto, davvero, Vittorio Leonardi? Perché Penelope Spada ha dovuto lasciare la magistratura? Un'investigazione su un delitto e nei meandri della coscienza. Un folgorante romanzo sulla colpa e sulla redenzione.

«Cosa vogliono le vittime dei reati? Le persone ingiuriate dal crimine, quelle che hanno perso i propri cari o la propria dignità? La punizione dei colpevoli? Certo, anche questo. Ma la punizione – la vendetta piú o meno regolata dalle leggi – è in gran parte un’illusione ottica. Ciò che le vittime vogliono davvero è la verità. L’unica cosa che nel lungo periodo è capace di guarire le ferite, di placare il dolore»


Un barone universitario ricco e potente muore all'improvviso; cause naturali, certifica il medico. La figlia però non ci crede e si rivolge a Penelope Spada, ex Pm con un mistero alle spalle e un presente di quieta disperazione. L'indagine, che sulle prime appare senza prospettive, diventa una drammatica resa dei conti con il passato, un appuntamento col destino e con l'inattesa possibilità di cambiarlo. Nelle pieghe di una narrazione tesa fino all'ultima pagina, Gianrico Carofiglio ci consegna un'avventura umana che va ben oltre gli stilemi del genere; e un personaggio epico, dolente, magnifico.
 

 

Il censimento dei lampioni di Carmelo Vetrano (Laurana)

Sebastiano rientra al paese d'origine, in Puglia, dopo un periodo trascorso all'estero. Deve comparire in tribunale per la sentenza di separazione dalla moglie Magda. Trova lavoro, per sé e per il padre disoccupato, come censore dei lampioni di strada per la società Electric Sole; e decide di rimanere.Il lavoro fianco a fianco col padre, che molti anni prima aveva lasciato senza apparenti motivi la famiglia, mette in luce antichi dissapori. Il tutto si complica ancora con la nascita di una relazione tra il padre di Sebastiano e Magda. Ma durante il lavoro di censimento molti eventi aiuteranno Sebastiano a confrontarsi con il suo passato: in particolare l'incontro con Lisa, una giovane artista le cui opere, le Mappe dei giorni, consistono di brevi frasi che descrivono la sua vita quotidiana. Sebastiano stesso, imitandola, trasformerà le schede del censimento in brevi narrazioni, consegnando a ogni lampione una storia e recuperando, allo stesso tempo, i propri ricordi. Per scoprire, alla fine, che la distanza tra lui e suo padre non è poi così grande. 

 


 

Sognare l'infinito di Anastasia Screti (Musicaos)

Come annota Cosimo Scarpello nell'introduzione all'esordio letterario di Anastasia Screti (Mesagne, 1992), nelle pagine di «Sognare l'infinito» il lettore troverà pensieri, inquietudini, sogni, incubi, tensioni, speranze e illusioni, lucidamente descritti con la tecnica del flusso di coscienza, per aprire uno squarcio nell'inconscio della protagonista e offrirci una chiave di lettura del suo vissuto. Un bisogno incalzante di condividere con gli altri il proprio mondo interiore, caratterizzato da un perenne contrasto tra la necessità di fluttuare nell'ignoto e l'esigenza di un immediato ritorno alla razionalità. Le vicissitudini personali sono la molla scatenante di un turbinio di emozioni lungo un tormentato percorso di vita, punteggiato da scelte impulsive dettate da un desiderio di evadere dalla realtà della vita quotidiana, fino alla decisione ponderata di abbracciare gli studi filosofici e al conseguimento della laurea. Il libro di Anastasia è un invito all'emozione, all'introspezione, all'irrazionale e alla ragione. Un invito alla vita in tutte le sue declinazioni. Una voce nuova, ironica, diretta: «Sarò anche analfabeta sentimentale/Ma molti di voi sono analfabeti e basta». 


 

La stella nel cuore di Mina Buccolieri (Musicaos)

Mina Buccolieri, in questo suo primo romanzo, ci racconta la storia di Nina e dell'immenso amore che la donna nutre per la sua famiglia: suo marito Stefano e i suoi quattro figli. Dopo il matrimonio Nina va a vivere con suo marito a Milano, città dove lui lavora. Con la sua semplicità, la donna coltiva amicizie indissolubili e fraterne anche nella grande metropoli. L'inatteso trasferimento di Stefano porterà la famiglia di Nina a far ritorno nel suo piccolo paese del Salento, dove condurrà una vita tranquilla tra lavoro, studio e impegni quotidiani. I ragazzi crescono nell'amore, raggiungendo le loro mete, ma mentre tutto scorre meravigliosamente, accade qualcosa di inaspettato e improvviso. Nina sarà costretta ad imparare che esiste un amore ancora più grande, capace di legarci indissolubilmente a tutti gli attimi di un giorno, con la stessa intensità della luce che fa brillare le stelle. 


 

Immaginare il lavoro. Il mondo di ieri le sfide di domani di Andrea Malacrida (Marsilio)

Oggi il mondo del lavoro si presenta ai nostri occhi come una realtà fluida, incerta, a tratti contorta. Uno scenario reso ancora più instabile dall'emergenza da Covid-19, che ha accelerato una serie di dinamiche già in corso e messo in evidenza le criticità del mercato italiano, ma anche le opportunità offerte dai cambiamenti che stiamo vivendo. Andrea Malacrida, attraverso la sua vicenda personale e professionale, disegna una mappa per spiegare e orientare il lettore in questo presente complesso e ricco di sfide e di opportunità (una tra tutte quella rappresentata dal Piano di ripresa e resilienza), stimolandolo a immaginare un futuro del lavoro all'insegna del digitale, della sostenibilità, dell'inclusione. Un mondo del lavoro davvero accessibile a tutti. L'analisi condotta può contare sulle conoscenze e l'esperienza dell'autore, ma anche sulle informazioni derivanti dalle analisi predittive e dall'intelligenza artificiale a cui Adecco, ecosistema di brand che offre soluzioni a 360 gradi, può accedere. Quali saranno gli andamenti del mercato del lavoro e le strategie da mettere in atto, le competenze da sviluppare e rafforzare per essere pronti in un mondo in continua e veloce evoluzione? Sono questi alcuni dei quesiti a cui Malacrida cerca di rispondere, nella convinzione che oggi occorre modificare i nostri paradigmi interpretativi consolidati e mettere in discussione le nostre certezze. Dobbiamo passare dal concetto di occupazione a quello di occupabilità, investire nella formazione, favorire l'upskilling e il reskilling delle competenze, per fare in modo che nella "dimensione lavoro" ciascuno sia il protagonista della propria storia. È tempo di prendere in mano il proprio futuro. È tempo di imparare a immaginare il lavoro. Prefazione di Tiziano Treu. 

 


 

Un altro presente di Yanis Varoufakis con la traduzione di Andrea Silvestri (La nave di Teseo)

In un libro che trascende i generi, uno dei più importanti economisti e politici della nostra epoca mette il lettore davanti alla domanda più difficile: siamo in grado di costruire una società migliore, nonostante i nostri difetti?

Costa è un ingegnere informatico di origini cretesi, che, in un futuro molto prossimo, ha costruito un'interfaccia in grado di creare una realtà virtuale in cui tutti i desideri di una persona si realizzano. Ma, durante un test, apre involontariamente un portale verso questa dimensione parallela, l'Altro Presente. Costa inizia subito a comunicare con il suo alter-ego, Kosti, che gli spiega come, dopo la crisi del 2008, nel suo mondo sia stato abbattuto il capitalismo creando una società senza banche commerciali, senza sfruttamento dei lavoratori, senza manipolazione dei Big Data da parte di colossi informatici, senza segreti di Stato, senza povertà, senza inquinamento selvaggio. Costa coinvolge nel dialogo con l'Altro Presente le vecchie amiche Eva (un'economista scottata dalla crisi finanziaria del 2008) e Iris (un'antropologa di estrema sinistra e femminista radicale), offrendo loro la possibilità di andare a vivere in quella dimensione alternativa che avevano sempre sognato insieme a lui. Cosa sceglieranno le due donne? Un nuovo mondo è davvero possibile?


 

I Costituenti di Puglia. 1946-1948 di Gero Grassi, Alberto Maritati, Gianvito Mastroleo (Milella)

Un libro concepito per le scuole e gli studenti. Un libro che parla alle persone delle persone. La vita, le idee e le iniziative sostenute dai 31 Costituenti pugliesi e dall'unica donna pugliese, eletta nel collegio di Napoli - Caserta. Il racconto delle azioni delle persone che hanno scritto le regole di una nazione libera, democratica, antifascista, che vuole vivere in pace e senza alcuna violenza. Senza retorica ed apologia, ripercorrendo le tappe della nascita dell'Italia repubblicana. Pagine che guardando a ieri, propongono un domani migliore e una chiave di lettura per l'attualità

 


 

Barsoom: A Princess of Mars by Edgar Rice Burroughs Spoiler-Free Book Re...

Booktrailer "Arazzo familiare" di Anna Cantagallo | 2 classificata Premi...

La presentazione del libro CocaWeb di Andrea Cangini

“30 libri in 30 giorni”: si presenta on line il volume “Nostra Patria è il mondo intero” | Sicilia Oggi Notizie

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Aprile 2022: 10 libri in uscita assolutamente da non perdere

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Stephen Hawking: i libri da leggere fondamentali | Esquire

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lunedì 28 marzo 2022

Romanzo Caporale di Annibale Gagliani

La fine dell’uomo nel caos italiano. Sulla terra vermiglia della Cava di Bauxite, a Otranto, il suicidio narra, attraverso il flusso di coscienza, la vita da cacciatore di lucciole del protagonista, che ricorda l’Alì dagli occhi azzurri di Pier Paolo Pasolini. Un condottiero possibile del Kenya, animato da due modelli filosofici: don Donato Panna e Thomas Sankara. La corruzione politica del suo Paese lo costringe a fuggire in Italia col sogno di costruire un avvenire di pace per la sua famiglia. La disumana navigazione sul Mediterraneo lo conduce in una terra intollerante, avvolta da buio impenetrabile. Ma lui, come Sisifo, porta il masso sopra la montagna. Diventa schiavo del caporalato, ma non s’arrende: sfida il Fattore C sedimentato tra le sinapsi della gente comune. La tragedia, dalla sequenza circolare, ha due insegnanti autorevoli: la storia e il dolore. Il giovane antieroe è l’effige più lucida dello stoicismo di Lucio Anneo Seneca. Annibale Gagliani nasce il 4 ottobre 1992 a Mesagne (BR). Professore di lettere, giornalista pubblicista, scrittore. Nel 2018 ha pubblicato i saggi Impegno e disincanto e Ground zero con IQdB Edizioni. Romanzo caporale è il suo terzo lavoro editoriale. Credits Prefazione di Fabrizio Peronaci / Postfazione di Raffaele Gorgoni

In copertina una fotografia di Massimo Bietti fotoreporter premiato dal National Geographic
 

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Timeo di Platone (Rizzoli)

In questo dialogo Platone affronta due temi: l'origine del mondo e la natura dell'anima umana. La realtà (o l'illusione) nella quale viviamo altro non è che il riflesso di un mondo superiore, in cui regna il puro essere, non soggetto a variazioni o mutamenti. Il nostro, invece, è dominato dal divenire ed è opera di un "demiurgo" che cercò di ripetere come meglio poteva la visione che aveva avuto di quella perfezione. Di qui tutte le contraddizioni che il filosofo deve superare per giungere alla contemplazione del Vero e del Bello. E poi le diverse inclinazioni, le contrastanti passioni cui può cedere l'anima umana, la leggenda di Atlantide, la negazione dell'invidia degli dèi per la fortuna umana, la musica e la ginnastica come medicina dell'anima. 


 

Il comico, il sacro, l'osceno e altri nodi della letteratura medievale di Massimo Bonafin (eum)

Questo libro tratta di nodi di cui è difficile sottacere l'importanza. Il riso, una capacità propria ed esclusiva della specie umana; il riso che, associato a un'altra facoltà tipicamente umana, il linguaggio articolato, transita nel comico, nell'insieme di procedimenti atti a suscitarlo. L'importanza della sessualità per definire i lineamenti di una cultura - con gli annessi comportamenti prescritti o proscritti, ammessi o interdetti, in pubblico e in privato, fra intimi o fra estranei - motiva il territorio, cangiante e di estensione variabile, dell'osceno, nelle cui molteplici manifestazioni è riconoscibile un'aria di famiglia. Il sacro, colto nei testi della letteratura medievale e sotto la forma della religione, insieme istituzione, linguaggio, ideologia e rito. Ma il riso, al pari dell'osceno, può fare capolino fra i comportamenti e le rappresentazioni proscritte e interdette dal territorio sacro, eppure in qualche modo coinvolto, come la sfera sessuale del pari, in quanto latore di una potenza parallela. Sono proprio le intersezioni inattese, gli attraversamenti pericolosi, fra questi tre complessi, il comico, il sacro, l'osceno, che specialmente percorrono questo libro, perché è proprio nelle zone di passaggio, di confine, di incrocio, che si verificano quei fenomeni in grado di riconfigurare le norme, i comportamenti, le aspettative, i pregiudizi del mondo ordinario, illuminando con nuove luci e prospettive quanto una cultura dà per scontato. E dove la mente moderna indaga accorda disunisce, la civiltà medievale ci impone di rimescolare di nuovo ciò che riteniamo distinto una volta per tutte. 

 


 

Rattatata di Alfredo Speranza (Nutrimenti)

Un romanzo che racconta, fra ironia e paradosso, l'impetuosa lotta per la sopravvivenza, tra storie di migrazione e una Roma marginale, molto diversa dalla Grande Bellezza. Una scorribanda tra realismo e fantasia che, senza mai cedere a facili didascalismi o moralismi, sceglie piuttosto la lievità, la dolcezza, la musica della lingua: tutto per guardare in faccia cos'è migrare, di chilometri o millimetri, per noi umani. È in bella vista sotto i nostri occhi che talvolta si nascondono certe verità degli esseri umani. C'è quest'ansa del Tevere, per dire: Porto Giordano. Minuscolo lembo di terra dove si spalanca una Roma eccentrica, tana e territorio di una tribù di ratti su cui veglia, guida e madre, la Ratta. Decine, centinaia di esemplari che prosperano colonizzando, finché l'urto di inondazioni e disastri li costringe a migrare. A sottrarsi da agguati di terra e di cielo. A difendersi dagli uomini. Non tutti gli uomini, però, non tutte le donne. A Porto Giordano c'è infatti una coppia di anziane e memorabili sorelle, Lidia e Faustina, che sperimentano per l'umanità sintonie, convivenze, su cui i più non posano lo sguardo. E c'è uno Scrittore che ha la voglia e lo spirito di scoprire, osservare, conoscere, appartenere a quell'umanità, diventare compilatore di storie migranti che dicono migrazioni: dall'Africa a Coney Island, dal bar Pedrelli ritrovo di intellettuali e intellettualini a Villa Solesia, clinica per i disturbi della memoria, fino al Chilometro, un segmento pasoliniano di stradone che non viene e non va da nessuna parte fiancheggiando cento casette. Quella di Alfredo Speranza è un'architettura narrativa che intreccia sapientemente passato e presente, geografie e storia: forse perché la scrittura stessa è migrazione, è ascoltare storie che arrivano e vanno, è scrivere storie che andranno e torneranno. 

 


 

Quando le belve arriveranno di Alfredo Palomba (Wojtek)

Libro candidato da Riccardo Cavallero al Premio Strega 2022

Un giovane uomo, tormentato da una vita familiare miserabile, si trasferisce in un'anonima cittadina con l'incarico di docente di sostegno. Malgrado i tentativi di costruirsi una nuova dimensione di normalità, tutto gli comunica messaggi indecifrabili: la realtà intorno a lui diventa, giorno dopo giorno, più allucinata e gli altri – colleghi, alunni, concittadini – sembrano mutare in creature bestiali, meschine, forse pericolose. Comincia così un deragliamento in cui si sovrappongono reale e onirico, fotogrammi dal passato ed esperienze concretissime, frammenti di verità e terrificanti fantasmagorie. Solo Haochen, l'alunno affidato alle cure del protagonista, apparirà immune alla corruzione che intacca e guasta ogni cosa.

Proposto da Riccardo Cavallero al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:
«È per me un piacere presentare il romanzo Quando le belve arriveranno di Alfredo Palomba, Wojtek. Dopo Teorie della comprensione profonda delle cose, il nuovo romanzo di Alfredo Palomba conferma ed esalta le doti narrative di un autore che non teme sfide coraggiose di costruzione del pensiero, dell'intreccio, di scelta dello sguardo sulla realtà. Un giovane uomo totalmente anaffettivo abbandona nonna e madre alcolizzata per andarsene a insegnare come professore di sostegno nella scuola di un piccolo, tristissimo paese di provincia. L'allievo che ha in carico è un bambino cinese microcefalo col quale instaura un rapporto di minima comprensione e umanità: l'unico, mentre tutti quelli che lo circondano (i colleghi, la proprietaria di casa, il bidello, i negozianti) rivelano poco a poco tratti, appetiti, voracità di belve. E di belve ammalate, infettate senza scampo. Attorno al fiume che scorre nel paese si consumerà 
 

 

L'albero delle farfalle di Paolo Mascheri (Pequod)

Una madre e un figlio si trovano ad affrontare una giornata destinata a cambiare le loro esistenze. Costanza, la madre, ex insegnante in pensione sui generis, gravemente malata e in attesa di una diagnosi decisiva e Riccardo, il figlio, un medico di famiglia disinteressato alla carriera, che sogna di realizzare un giardino esotico nell'entroterra toscano. Il loro rapporto fatto di attenzioni e gentilezze reciproche è quanto di più distante dal cliché sull'incomunicabilità tra genitori e figli. Ed è proprio questo legame così speciale - descritto con tenera esattezza ma senza patetismi - a far ingaggiare a Riccardo una guerra privata contro la malattia di Costanza. Ma in guerra ogni gesto diventa definitivo e ogni scelta è pronta a rivelarsi fatale per entrambi. Quali sono le scelte che determinano una svolta nelle nostre vite ? Fino a che punto un individuo può opporsi a ciò che non riesce ad accettare ? Queste sono le domande che si agitano tra le pagine de L'albero delle farfalle. 


 

Gli alberi già lo sanno di Valeria Babini (La Tartaruga)

Ci sono momenti in cui la realtà ci prende alla sprovvista e non sappiamo più se stiamo sognando o siamo svegli. Vera, rimasta da pochi mesi vedova di Mario, con cui ha condiviso una vita intera, ormai sola in una casa piena di oggetti ed emozioni che rimandano costantemente a lui, vive sospesa tra una quotidianità che fatica ad affrontare e l'illusione che il marito la raggiunga almeno in sogno. Costretta dalla pandemia dentro le mura di casa, ogni giorno si siede sulla sua poltrona e osserva dalla finestra gli alberi, testimoni silenziosi dello scorrere delle ore e dei suoi pensieri: le piace dire che "pensa il pensiero, e che loro, gli alberi, lo sentono". Accanto a sé, una scatola di latta in cui sono custodite vecchie foto di famiglia, biglietti e ritagli ormai ingialliti, istantanee della sua giovinezza ma anche di quella di sua madre Ada. Le molte domande che quelle vecchie fotografie risvegliano in lei, la spingono a indagare in una complessa storia famigliare non priva di misteri e d'inquietudine. Due scatti in particolare la colpiscono. Risalgono entrambi all'aprile del '45, quando sua madre aveva solo sedici anni e non aveva ancora conosciuto l'uomo che sarebbe diventato suo marito. Perché il bordo di una delle due foto è tagliato come per nascondere qualcosa? Chi cela quello strappo lungo il margine? E chi era Ada, prima di essere sua madre? Le tracce del passato, che Vera insegue e da cui rischia di venire travolta, s'intrecciano inevitabilmente in una interrogazione sulla distanza, l'assenza, l'amore. Ma sarà proprio l'ostinata curiosità a riallacciare i fili della sua storia famigliare e personale, e ad aprirle una inaspettata prospettiva di vita, consapevole che la memoria può anche essere ingannevole e non sempre il ricordo è un frammento di vita vissuta. 


 

Il muro della terra di Giorgio Caproni (Garzanti)

Secondo titolo dantesco di Giorgio Caproni, "Il muro della terra", uscito nel 1975, rimanda a un ostacolo opprimente e impenetrabile al di là del quale si aprono terre sconosciute. Al vuoto e al deserto di questi «luoghi non giurisdizionali» corrisponde una versificazione scarna e sgranata, interrotta da una fitta punteggiatura, dove il suono precede e talvolta determina il senso. Questa nuova edizione, per la prima volta corredata da un puntuale commento a cura di Adele Dei, permette di riscoprire e apprezzare, in un volume autonomo e aggiornato, uno degli esiti più innovativi e rilevanti di un autore simbolo del nostro tempo. 


 

I trovatori di Costanzo Di Girolamo (Bollati Boringhieri)

Con la poesia dei trovatori si può far nascere la lirica moderna. Ma questa tradizione capitale per la civiltà letteraria occidentale resta ancora curiosamente remota a noi per ragioni varie e complesse: quanto comunemente si scrive o si è scritto sui trovatori sembra destinato a ricadere, inevitabilmente, negli opposti generi critici dello specialismo più esasperato da un lato e della mera divulgazione dall'altro. Questo libro tenta di percorrere un'altra strada, adottando un taglio fortemente saggistico, ma fornendo al tempo stesso al lettore degli strumenti per una conoscenza non superficiale della materia. L'ampia introduzione traccia per sommi capi una storia esterna della lirica provenzale, mentre in ogni capitolo la discussione ruota attorno a una o più poesie (ventiquattro in tutto) riportate per intero, tradotte e commentate, che hanno la funzione di mettere chi legge a diretto contatto con la lingua, le strutture formali e i concreti problemi di interpretazione dei testi. Impostato per tagli sincronici e per nuclei problematici, e con ampie sezioni dedicate alle personalità più importanti, il volume offre uno spaccato complessivo dei due secoli che hanno visto i trovatori protagonisti nelle corti di mezza Europa nel plasmare un gusto letterario e un modello di comportamento di cui ancora possiamo sentirci eredi. 


 

Niccolò Cusano. La vita, l'opera, il pensiero di Enrico Peroli (Carocci)

Riscoperto agli inizi del Novecento come un attore decisivo del passaggio dal Medioevo all'Età moderna, Niccolò Cusano (1401-1464) è il pensatore più importante e significativo del Quattrocento. Figura di dimensione europea e insieme spirito profondamente ecumenico, per l'originalità della sua speculazione filosofica e teologica, per le sue tesi cosmologiche, che anticipano la rivoluzione copernicana, per la sua nuova visione dell'uomo e della creatività dello spirito umano, per la sua concezione del sapere scientifico e matematico, Cusano rappresenta uno snodo cruciale nella storia della cultura europea ed è in questo senso un autore imprescindibile per comprendere la genesi dell'Età moderna. Ricostruendo, in maniera ampia e documentata, il contesto storico, politico e culturale in cui si è sviluppata la sua riflessione e muovendosi attraverso i suoi scritti, di cui presenta e discute, con grande lucidità e chiarezza, i temi filosofici più significativi, questa monografia offre un'introduzione al pensiero di Cusano.


 

Lidia e le altre. Pari opportunità ieri e oggi: l'eredità di Lidia Poët di Chiara Viale (Guerini Next)

«La storia di Lidia Poët ci mette ancora una volta di fronte al tema dell’eguaglianza di genere, così strettamente intrecciato all’evoluzione delle democrazie occidentali e, in particolare, di quella italiana.» – Marta Cartabia


La giustizia è donna, ma non sempre è stata giusta con le donne. Lo dimostra in modo esemplare la storia di Lidia Poët, la prima avvocata italiana che, in tempi in cui le ragazze – per citare le sue stesse parole – si occupavano “esclusivamente di trine all’ago e di budini di riso”, osò immaginare di poter esercitare davvero la professione nelle aule di tribunale, tanto da avere l’ardire di richiedere l’iscrizione all’Albo (concessa e poi negata), dopo anni di impegno, ostinazione, scelte anticonvenzionali e passione per lo studio del diritto e dei diritti. Anni di esami, viaggi (dal piccolo paese di nascita in Piemonte, Lidia arriva a Parigi, Londra, perfino in Russia), dibattiti sul suffragio femminile, sull’emancipazione delle donne, sulle condizioni delle carceri.

Per la prima volta proposta al grande pubblico in un libro che ne ripercorre non solo la biografia ma anche l’eredità intellettuale, la figura a tutto tondo di Lidia
 

 

Bentornato Stato, ma ... di Giuliano Amato (Il Mulino)

Non ci interessa dimostrare l’essenzialità dello Stato o del mercato, ma capire come possano interagire per costruire il nostro futuro.

Se fotografo i rapporti che oggi vedo fra lo Stato e l’economia e li confronto con quelli che ho vissuto e che ho contribuito a creare, la differenza che noto è grandissima.


Uno dei protagonisti della storia politica e istituzionale italiana riflette su come oggi – in un mondo indebolito dalle crisi e sollecitato da grandi trasformazioni – sia illusorio pensare che il mercato possa da solo trovare soluzioni. Ma mentre in passato il ritorno allo Stato ha significato debito pubblico, inefficienza e corruzione, oggi lo Stato torna protagonista come investitore nelle imprese della crescita di domani e come Stato «provvidenza», capace di interventi che mai avevamo visto prima. Che cosa ha provocato un mutamento così profondo? È possibile oggi uno Stato promotore, dove l’utilità dell’intervento pubblico possa resistere alle patologie e alle storture che aprirono la strada al neoliberismo?