Mi guardo intorno e vedo il nulla. Proprio ciò che cercavo. Questa cittadina di confine non ha niente da offrire: nessun negozio decente, nemmeno un posto dove bere un buon caffè. Qui non ci viene nessuno in vacanza: qui ci si arriva solo se si ha un motivo. Io un motivo ce l'ho. E se non ce l'ho, lo trovo. Sempre. Per questo, quando osservo la scena che ho di fronte, non posso non farmi qualche domanda. Una strada deserta dell'Arizona, un fuoristrada schiantato contro l'unico albero nel raggio di miglia e miglia, nessuna traccia del guidatore. Domande che esigono una risposta. È soprattutto lei ad esigerla: si chiama Michaela Fenton, è una veterana dell'esercito che lavora per l'FBI, e ha un problema. Suo fratello gemello è scomparso, forse quell'incidente non è stato casuale, ma in questo posto nessuno parla. Qui ognuno sembra pensare «meglio morto che informatore». Ma io gli farò cambiare idea.
lunedì 30 maggio 2022
giovedì 26 maggio 2022
Guardando la mar - Il nostro Chi di Annelisa Addolorato (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Dimenarsi con la coscienza a posto, //al posto delle mani c’è un circuito // di stelle. Sette acustiche stelle// armonizzate, che fanno un corpo intero. //Entusiasmato da dentro, illuminato da fuori.// E dai fiori corollato di soli compagni fedeli.// Energia puramente risvegliata //nel momento riordinato delle originarie madri.” (Annelisa Addolorato)
“Navicella, freccia d’acciaio, acqua dissetante mutevole, legno musicale e medicamento speziale, danza quotidiana, petalo, fiore, giardino e bosco virente, montagna fiorita. Luminescenza, vortice di luce e di luna crescente, gioia paonazza, soprese insolite, fantastiche, cortesi. Sensazioni fraterne, amore diffuso. La poetessa Annelisa Addolorato respira e vive poesia come una grazia. Lei si sa prendere cura del terreno fertile delle parole e, in quell’humus, pesca pietruzze preziose, piccole calie da donare al prossimo. Addolorato intende la poesia come dono, come medium da condividere come pane cereale, tramite il quale costruire ponti di condivisione, di comunanza. La silloge “Guardando la mar - Il nostro Chi”, pubblicata dai Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, racchiude in sé una costellazione umana di vibratile bellezza. Scorrendo i versi, si desume che l’autrice abbia una formazione culturale composita, morbida. Annelisa Addolorato, nella sua esistenza migratoria, ha traversato e amato diverse città e paesi. Da Barcellona e Madrid fino a Milano, dal Messico al Venezuela, da Delhi fino all’India, da Israele fino alla Germania, dall’America fino a Nicaragua e Cuba. Un’anima errante come la luna, che, nei suoi transiti, ha saputo stringere al petto tutto il bene del mondo.” (Dalla post fazione di Marcello Buttazzo)
Dichiara l’autrice – “Si rammenta a chi legge che l’autrice fa uso e applica varie licenze poetiche, essendo dalla sua nascita praticamente sempre stata cullata e anche graziata (in senso lato e in senso stretto) dalla poesia e dalle sue calde e avvolgenti maglie, dal suo tepore materno e dal suo chiarore eterno, etereo. Tali licenze sono state in parte accolte, in parte acquisite (con studium e titoli vari), in parte sofferte, in parte accettate - sia con beneplacito della stessa, sia con scuri bene affilate, e con l’apprendistato presso altre poetesse e poeti e nel navigare nelle loro opere, e con il sudore della fronte despejada y linda della esperienza diretta di boschi, foreste e dirupi colmi di una vegetazione letteraria e insieme spontanea davvero strabilianti.” (Anne)
Annelisa Addolorato (ANNE) - Sono acquisibili in rete i suoi audiolibri bilingui della label LA FORMA DELLA TIGRE. Nata in Italia negli anni ’70, si diploma al liceo classico, cresce bilingue a Barcellona e Madrid. Votata con passione e studium a poesia e scrittura dall’età di 5 anni. Si laurea e addottora a pieni voti: in Filosofia estetica con una tesi di laurea su Octavio Paz pubblicata a Milano; in Spagna in Letteratura contemporanea con una tesi di Dottorato su Clara Janés pubblicata a Madrid. Pubblica sillogi bilingui a Madrid e New York. Le sue poesie e i suoi testi sono tradotte in una quindicina di lingue. Viaggia col pensiero e con la poesia in vari paesi del mondo (tra cui Venezuela, India e Stati Uniti), dove partecipa e organizza festival poetici ed eventi artistici.
Pagina autrice FB: Anne / web site www.annelisaddolorato.it
Mail - annelisa.addolorato@gmail.com
In copertina Ara dell'eterna primavera, di Sofia Stucchi - acrilico su tela, cm 70x50, 2017/2018
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Link
https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/5163929780417088871?hl=it
Mail – iquadernidelbardoed@libero.it
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno – Pagina Facebook
https://www.facebook.com/Ilbardoedizioni
LA CASA DEL CARRUBO di Barbara Bellomo (Salani)
Fino
a quando la guerra non arriva a bussare alla tua porta, sembra sempre
meno cattiva di quello che ti aspetti. O almeno è ciò che pensa Vittorio
Floridia, professore di latino e greco a Catania all’indomani
dell’ennesimo bombardamento che ha distrutto la sua casa e infranto ogni
speranza di tornare a una vita normale. Come potrà ora salvare la
famiglia dai morsi della paura e della fame? Forse accettando l’invito
di Luigi Villalba, un vecchio amico, a trasferirsi nella sua tenuta di
campagna, la casa del carrubo. La chiamano così per via del maestoso
albero che da sempre protegge i suoi abitanti e che ora dovrà vegliare
su due intere famiglie. Da Luca, coraggioso e incosciente, ad Agata,
custode di un segreto inconfessabile; da Luigi, che quel segreto lo
conosce bene, a Nunzia, convinta che le bombe non possano nulla contro
l’amore. Due famiglie che all’ombra del grande carrubo impareranno a
conoscersi e, nel dolore reciproco, a riconoscersi, senza sapere che
un’ombra ancora più ampia, minacciosa e ineluttabile, è in agguato. È
quella della Storia dei grandi, di Churchill, di Roosevelt e del
generale Eisenhower, che in gran segreto progettano uno sbarco alleato
sull’isola per farsi strada nel cuore dell’Europa nazista. In una
Sicilia infuocata e sofferente, Barbara Bellomo traccia i destini dei
Floridia e dei Villalba, dando vita a un grande romanzo corale che
unisce i sentimenti e il coraggio dei singoli agli intrighi e le
strategie di chi, con un solo ordine, può cambiare la vita di tutti.
«Ma cosa vi credete, immortali? Siamo in guerra. E in guerra si muore».
Assunta fa finta di tirare Luca per i capelli, in verità il gesto si scioglie in una carezza.
E rivolta ad Agata: «Vuoi perdere tuo figlio? Mio fratello? Sii saggia. Fermali.
Pensa alle conseguenze. Se nessuno tornasse rimarresti davvero sola.
Ed Elena? E il piccolo Michele? Non pensi a loro?»
Agata abbassa gli occhi per terra. Non sa rispondere a quel
fiume in piena. «Vado solo io. È mio padre». Luca non sembra darsi per vinto.
Barbara Bellomo di madre tedesca, è laureata in Lettere. Dopo la laurea ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia antica e ha lavorato – come assegnista di ricerca – presso la cattedra di Storia romana dell’Università di Catania. Attualmente insegna lingua e letteratura alle superiori. Per Salani ha pubblicato La ladra di ricordi, Il terzo relitto, Il peso dell’oro e Il libro dei sette sigilli.
“La Nuit Bleue”: il nuovo romanzo di Costanza Savini con immagini di Octavia Monaco
A giugno nelle librerie, un racconto avvincente e appassionante dai risvolti psicologici ambientato in un hotel sul lago di Garda, in cui si intrecciano le vicende dei protagonisti
Costanza Savini, la scrittrice bolognese capace di esplorare i molteplici aspetti sottili del reale, esce in libreria ancora una volta con una storia che intriga ed emoziona. Dopo Morte nei Boschi; La stanza indaco e L’occhio della farfalla a giugno torna in libreria con il suo ultimo romanzo a tinte noir, dal titolo La Nuit Bleue: un libro con un'avvincente trama dai risvolti psicologici, in cui si intrecciano le vicende ordinarie e singolari dei protagonisti.
Edito da “Il Ciliegio”, casa editrice di nicchia, La Nuit Bleue, ci proietta nel mondo della possibilità, dove l’ordinario e l’insolito si mescolano, raccontando in modo sorprendente cosa si nasconde dietro ad un’apparente normalità. Le vicende di questo appassionante romanzo breve si snodano in un hotel affacciato sul lago di Garda - l'Hotel la Nuit Bleue appunto - un’atmosfera misteriosa in cui si muovono Irma Prissex, la seducente proprietaria e i clienti che lo frequentano. Accompagnatori, anziane signore, viaggiatori, intellettuali e amanti clandestini si avvicendano nelle stanze dell’hotel, portando con sé le loro molteplici maschere e i loro segreti. Irma, che vive immersa nel passato, si relaziona alle vicissitudini dei tanti personaggi che vanno e vengono per le stanze dell’hotel con i loro segreti, passioni e illusioni collocandoli in un mondo immaginario, sospeso tra gli eventi. Ricordi di infanzia, drammi e sigarette si consumano come le vite dei protagonisti, popolando un mondo sospeso, cristallizzato in eventi inquietanti, senza apparente soluzione.
Costanza Savini in questi anni non si è mai risparmiata: studio, tante letture, incontri con personaggi stimolanti, scrittura, libri, cinema, progetti creativi; e i risultati non sono certo mancati.
“Attraverso la scrittura – commenta Costanza Savini - ho sempre ricercato il mistero e l’introspezione psicologica. In particolare nella realizzazione de La Nuit Bleue va ricordato il contributo di Octavia Monaco, artista poliedrica, che con l’eleganza cromatica delle sue immagini ha saputo interpretare le emozioni vibranti del libro, arricchendolo così di figurazioni visionarie e raffinate, pregnanti ed evocative che conducono il lettore in un universo sospeso ed onirico. Non a caso, da pochissimo tempo, è nata una liaison professionale tra me e Octavia, che ha dato vita a “Les Visionnaires”: un progetto artistico-narrativo che ha l'intento di scavare in modo nuovo “sotto la pelle delle cose” per restituire visibilità all'invisibile”.
Filo conduttore dei romanzi di Costanza Savini è sicuramente il focus antropologico, lo studio delle personalità che rende la sua scrittura incalzante e quasi cinematografica. A questo proposito, Genoma Films - casa di produzione e distribuzione cinematografica, nata nel 2016 da un’idea di Paolo Rossi Pisu, che produce film indipendenti di alto valore artistico - sta realizzando La Stanza Indaco, un toccante film la cui uscita è prevista per il 2023, tratto dall'omonimo romanzo della Savini uscito nel 2017. Film che descrive la storia d’amore tra due adolescenti in un reparto di terapia intensiva, un luogo che, con il suo continuo oscillare tra dramma imminente e speranza mai sopita, è metafora della sottile barriera tra terra e infinito, tra il qui e l’altrove. E chissà che presto non si lavori anche alla realizzazione di un prossimo film tratto proprio dall'intrigante nuovo romanzo della Savini, a breve in uscita nelle librerie, trasformato tra l'altro anche in audiobook, con la voce della brillante attrice Laura Marinoni, la quale commenta: “Irma Prissex, immersa nei segreti notturni del suo albergo sul lago, è un personaggio che accende il mio istinto di attrice come il fumo blu delle sue Gitanes”.
L'autrice
Nata a Bologna nel 1970, Costanza Savini, dopo la laurea in
giurisprudenza, si forma in biosistemica e in bioenergetica, a Milano,
all’Istituto di psicologia Somatorelazionale. Interessata da sempre alla
parapsicologia, frequenta il Centro di Studi Parapsicologici CSP fondato dallo
psichiatra Piero Cassoli partecipando negli anni alle ricerche del gruppo.
Parallelamente all’attività di counseling psico-corporeo percorre la strada
della scrittura. Le sue storie sono ambientate nelle zone di confine tra il
visibile e l'invisibile, tra ciò che è nascosto alla vista ma può rivelare
dettagli e zone d'ombra della nostra vita. La sua scrittura è
un’esplorazione del sottile che permea la realtà. Ha pubblicato raccolte di
racconti e romanzi con diversi editori, da Ugo Mursia a Oligo. Attualmente,
scrive e insegna pratica bioenergetica. Tra le principali collaborazioni: dal
2006 al 2011 con Giorgio
Celli, culminata nella pubblicazione per Ugo Mursia
Editore del romanzo Morte nei Boschi e della raccolta di storie
brevi Destini; dal 2012 al 2014 l'incontro con l'artista Octavia Monaco
dà vita al progetto "Tessiture: un intreccio di parole visionarie e
immagini perturbanti"; nel 2013 collabora alla stesura del racconto
teatrale sulla vita di don
Oreste Benzi, messo in scena per la Giornata Mondiale della
Gioventù a Rio de Janeiro. Nel 2017 scrive il romanzo La stanza indaco,
con il medico Gianfranco Di Nino. Tra le sue opere per adulti e/o bambini: L'Occhio
della farfalla; Il lago in soffitta; Sette storie per l'anima; Ismail e il
grande coccodrillo del mare; L'accidentato viaggio di Berto e gli altri.
Russia e Ucraina, una pace possibile? Sì, ma solo riscoprendo le radici comuni dei due popoli, secondo il libro di Gaetano Colonna
Nel libro "Ucraina tra Russia e Occidente. Un'identità contesa", l'autore Gaetano Colonna, dottore di ricerca in storia antica e insegnante di storia nelle scuole superiori, ripercorre gli eventi storici che hanno condotto allo scoppio del conflitto e descrive una possibile via per la pace. L'autore, con linguaggio semplice e con occhio super partes, ripropone la storia degli ultimi cento anni di relazioni fra Russia e Ucraina, due nazioni così unite dalle stesse radici culturali, ma in conflitto per differenti spinte politiche.
mercoledì 25 maggio 2022
Delitti a Fleat House di Lucinda Riley con la traduzione di Leonardo Taiuti (Giunti Editore)
Intrighi familiari, tradimenti e vendette:
sono tanti i segreti racchiusi nelle mura di Fleat House e alcuni
attendono di venire alla luce da tempo.
L'improvvisa morte di Charlie Cavendish, nell'austero dormitorio di Fleat House, è un evento scioccante che il preside è subito propenso a liquidare come un tragico incidente. Ma la polizia non può escludere che si tratti di un crimine e il caso richiede il ritorno in servizio dell'ispettore Jazmine "Jazz" Hunter. Jazz ha le sue ragioni per aver abbandonato la carriera nella polizia di Londra e accetta con riluttanza di occuparsi dell'indagine come favore al suo vecchio capo. Quando uno dei professori viene trovato morto e poco dopo un alunno scompare, è chiaro che la vicenda sia molto più complicata di quanto potesse sembrare all'inizio.
Un volo per Sara di Maurizio De Giovanni (Rizzoli)
Un aereo caduto scoperchia un segreto italiano. Una nuova indagine per la donna invisibile.
Un piccolo aeroplano turistico diretto in Sardegna si schianta nel mar Tirreno con a bordo diverse persone. Tra loro, un noto imprenditore che ha rilasciato la sua ultima intervista poco prima del decollo, con il vociare degli altri passeggeri sullo sfondo, tutti tranquilli e sorridenti, ignari dell'imminente tragedia. Quando l'agente dei Servizi in pensione Andrea Catapano sente le voci delle vittime – lui che non vede ma sa ascoltare meglio di chiunque altro – un ricordo nitido riaffiora. Così decide di chiamare l'ex collega Teresa Pandolfi, ora a capo dell'Unità investigativa. Il disastro potrebbe celare un mistero che risale agli anni di Tangentopoli. E se la caduta del velivolo non fosse stata un incidente, ma il nesso tra una vicenda degli anni Novanta e il nostro presente? L'unica che può scoprire la verità è la donna invisibile, Sara Morozzi. Affiancata dall'ispettore Davide Pardo e da Viola, Mora si trova a investigare su personalità pubbliche intoccabili, scavando dentro gli ingranaggi del potere d'Italia a suo rischio e pericolo, senza paracadute.
Qualcuno visse più a lungo. La favolosa protezione dell'ultimo padrino di Enrico Deaglio (Feltrinelli)
I tanti che uccisero Falcone e Borsellino. Le stragi che hanno devastato l'Italia. Il più grande depistaggio dell'Occidente. L'asso nella manica dei misteriosi fratelli Graviano. I nostri anni ignobili e oscuri non sono ancora finiti.
Milano, primi anni settanta. A nord-est, vicino al Parco Lambro, sorge Milano 2. Palermo, 1982. Un costruttore edile sconosciuto muore ucciso in un agguato. È uno dei primi di una sanguinosa guerra civile. Dopo di lui muoiono altre diecimila persone. L'uomo aveva investito i suoi soldi nelle banche di Michele Sindona. I suoi figli sono i fratelli Graviano. Il loro capo è Giuseppe, soprannome Madre Natura. A vent'anni prende il comando. Deve gestire un patrimonio enorme, difendere la famiglia nella guerra, guidare il suo esercito. Ce la farà? Può un ragazzo giovane, da solo, tenere testa alla tempesta finanziaria che sta scuotendo l'Italia? Dalla sua parte ha il governo "militare" del più grande quartiere di Palermo, il Brancaccio in cui Cosa Nostra domina incontrastata. Si allea con i corleonesi e con i servizi. Capaci e via D'Amelio, 1992. Giuseppe Graviano schiaccia personalmente il telecomando di via d'Amelio. Curiosamente, nessuno l'aveva mai sospettato, anche perché vive ormai a Milano. E nessuno aveva sospettato che ci fosse lui dietro alla catena di bombe che nel 1993 hanno portato l'Italia sull'orlo della crisi finanziaria e di un possibile colpo di stato. 1994. Berlusconi scende in campo. Nessuno si accorge dell'arresto di Filippo e di Giuseppe Graviano in un ristorante alla moda di Milano. Tutto, come per magia, finisce. In Italia nessuno più verrà ammazzato. La storia è finita. O forse no. A Palermo un membro della banda Graviano - tale Spatuzza - viene arrestato nel '96 e racconta tutto, smentendo tutta la ricostruzione ufficiale delle stragi. Ma la sua cantata rimane nascosta per dieci anni. I Graviano hanno fatto tutto: Capaci, via D'Amelio, Firenze, Milano, Roma, Maurizio Costanzo, i due carabinieri di Reggio Calabria. E perché? Dal 41 bis, dove sono ormai da trent'anni, i Graviano organizzano i loro affari come se niente fosse. Sono ancora giovani. La stirpe deve continuare. Ma una domanda li tormenta: chi ci ha traditi? Gli stessi che ci hanno ordinato le bombe? Già, chi li ha traditi?
Foto e cimeli, come un docu su Berlinguer - Libri - Approfondimenti - ANSA
martedì 24 maggio 2022
Il caso Alaska Sanders di Joël Dicker con la traduzione di Milena Zemira Ciccimarra (La nave di Teseo)
lunedì 23 maggio 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
Giovanni e io. In prima linea con Falcone contro Andreotti, Cosa nostra e la mafia di Stato di Pino Arlacchi (Chiarelettere)
Trent'anni dopo capaci, uno straordinario faccia a faccia con Giovanni Falcone. Il racconto esclusivo di una grande amicizia e di una lunga collaborazione nella lotta contro la mafia.
«Potrei fare a meno di molte persone ma mai di Pino Arlacchi» – Giovanni Falcone
«I miei giorni si sono intrecciati con quelli di un uomo eccezionale, pieno di vita, che sentiva l'approssimarsi della fine e continuava ostinato a navigare nella tempesta» – Pino Arlacchi
Com'era collaborare con Giovanni Falcone? Quali erano le sue riflessioni più private? Come si svolgeva il suo lavoro investigativo? In un crescendo appassionato e pieno di dettagli inediti, Pino Arlacchi racconta per la prima volta la storia della sua amicizia con Falcone dal 1980 fino a Capaci, gli incontri privati nella casa del giudice in via Notarbartolo a Palermo, l'eccezionale impresa conoscitiva e giudiziaria che porterà al maxiprocesso, i viaggi comuni negli Usa per decifrare con gli inquirenti americani le trafile del grande traffico di eroina tra la Sicilia e gli Stati Uniti, la scoperta del riciclaggio nei paradisi fiscali, i retroscena dell'incontro con Tommaso Buscetta e quelli dell'arrivo di Falcone a Roma, al ministero di Grazia e Giustizia, e del mancato pentimento di Tano Badalamenti. Il tutto all'ombra della grande sfida con Giulio Andreotti e la mafia di Stato. Sono tante le storie mai raccontate prima, che restituiscono con nettezza il profilo di un professionista e di un lavoratore instancabile, ben diverso da quello dell'eroe solitario e votato alla sconfitta
Giovanni Falcone. Trent'anni dopo di Marcelle Padovani (Sperling & Kupfer)
Un libro che va oltre le facili celebrazioni e che ha il merito di fare «il punto sull'acquisito, l'immutabile, il positivo» della giustizia.
1992-2022. Sono trascorsi trent'anni dalla strage di Capaci nella quale persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Quel crimine – insieme all'uccisione di Paolo Borsellino, avvenuta meno di due mesi dopo – rappresentò una cesura storica destinata a imprimersi in modo indelebile nella memoria collettiva di un Paese e obbligò uomini e donne a una presa di coscienza nei confronti della lotta alla mafia. Bisognava dire «basta», perché da quel momento Cosa nostra sarebbe diventata una «cosa» di tutti, nessuno escluso. Negli anni a seguire, la figura di Giovanni Falcone è stata più volte celebrata in occasione di anniversari che hanno contribuito a tenerne vivo il ricordo e a consegnarlo alle nuove generazioni. Con intenti sempre nobili, ma con esiti spesso discutibili, ammantati di cliché e messaggi privi di sostanza.
La filgia del ferro di Paola Cereda (Giulio Perrone Editore)
Iole vive all'Elba, isola di miniere e di ferro. Il bombardamento del 1943 la costringe ad affrontare da sola l'occupazione tedesca e i lunghi mesi che precedono lo sbarco alleato. Figlia di un anarchico, abita a Portoferraio e si mantiene come lavandaia. Mario, un giovane vicino di casa, si accorge di lei, dell'ostinazione del suo sorriso e della determinazione nelle scelte di ogni giorno. Il 1944 è l'anno dello sbarco delle truppe alleate. Tra i soldati in arrivo all'Elba c'è anche Ibrah, un fuciliere senegalese dell'esercito coloniale francese. Ci sono corpi, nel romanzo: il corpo di Iole e quello di Ibrah, i corpi delle donne e quelli dei soldati. Ci sono parole rubate, impossibili da pronunciare perché portano con loro lo smarrimento davanti alle ingiustizie. Se le storie non raccontate non esistono anche quando sono vere, le parole ritrovate portano alla luce una vicenda realmente accaduta e scavano nella domanda: chi è l'altro? Da lì ripartono per raccontare Ibrah e i suoi fantasmi, Iole e il suo coraggio.
Il pubblico e i libri venduti: mai così tanti al Salone- Corriere.it
domenica 22 maggio 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
Il fascino dell'imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico. Interviste, racconti, documenti di Tiziana Bonomo (Jaca Book)
Un viaggio in un uomo che ha molto viaggiato. Cinque conversazioni, un unico intenso dialogo con il giornalista Domenico Quirico a partire dai temi che caratterizzano la sua odissea nel mondo contemporaneo: scrittura, guerra, migrazione, Storia, prigionia, dolore, paesaggio, fede. Attraverso i documenti, le fotografie e soprattutto le parole vive raccolte dall'autrice, Il fascino dell'imperfezione cerca di svelare la percezione originale di un narratore del nostro tempo, restituendo la sua testimonianza vissuta in drammatica presa diretta sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent'anni. Il tentativo di rimanere con l'uomo Quirico in quell'affascinante zona di imperfezione, erranza, incompiutezza che sembra innervare il nostro mondo.