Nel libro "Ucraina tra Russia e Occidente. Un'identità contesa", l'autore Gaetano Colonna, dottore di ricerca in storia antica e insegnante di storia nelle scuole superiori, ripercorre gli eventi storici che hanno condotto allo scoppio del conflitto e descrive una possibile via per la pace. L'autore, con linguaggio semplice e con occhio super partes, ripropone la storia degli ultimi cento anni di relazioni fra Russia e Ucraina, due nazioni così unite dalle stesse radici culturali, ma in conflitto per differenti spinte politiche.
26 Maggio 2022 - Il libro "Ucraina tra Russia e Occidente. Un'identità contesa" di Gaetano Colonna, edito da Edilibri e già alla seconda edizione, è
una lettura lucida e spassionata della guerra in atto, che considera i
popoli più che i governi, i punti di contatto e di convergenza più che
quelli di distanza e di contrasto, per indicare la possibile risoluzione
di una guerra violenta, anacronistica, inaccettabile e che non conviene
a nessuno, occidente compreso.
Uno "strumento di lavoro", come lo ha definito il grande storico Franco Cardini, utile a comprendere gli accadimenti, smontando fake news alimentate dalla scarsa conoscenza della storia contemporanea e dall'ondata emotiva.
La
pace è quindi possibile? Quando finirà il conflitto? Il ruolo della
comunità internazionale è cruciale per agevolare tutto questo? Quanto
incidono, oggi, posizioni politiche ed economiche dei Paesi occidentali
nel favorire il processo di pace? E l'Italia potrebbe giocare ancora un
ruolo decisivo come promotore del dialogo?
Sono
queste le domande a cui l'autore cerca di rispondere, ponendo la storia
come vera cronista, raccontando i fatti più recenti, gli assetti
geopolitici stabiliti dopo la seconda Guerra mondiale e dopo la Guerra
Fredda, le questioni energetiche, i rapporti tra Europa
Occidentale/Nato/Usa degli ultimi decenni, e le repentine crisi emerse
nel dialogo internazionale dopo la pandemia.
«L'identità nazionale di un popolo - spiega Colonna - anche
nel caso dell'Ucraina è un fatto prima di tutto culturale e ideale,
spirituale insomma, non politico. Se davvero si vuole la pace, Russia e
Ucraina possono su questo terreno trovare un punto d'incontro, visti i
loro forti legami linguistici, storici, artistici, religiosi. Concedendo
invece sul piano politico la reciproca massima autonomia amministrativa
e organizzativa nei territori oggi contesi. Così come cercando di
favorire accordi chiari e stabili fra gli operatori economici, data la
sostanziale complementarietà fra le economie dei due Paesi. Il ruolo di
attori esterni non può che essere negativo qualora essi spingano
l'Ucraina a schierarsi con l'Occidente in forte, evidente
contrapposizione alla Russia. Anche l'Italia, che storicamente può
vantare rapporti cordiali e legami culturali con entrambi i Paesi - conclude l'autore
- potrebbe svolgere un ruolo importante per raggiungere la pace, se
abbandonasse la rigidità che caratterizza la sua attuale politica».
Il
dramma che l'Ucraina sta oggi affrontando - si legge - è connesso in
profondità alla storia europea e al suo speciale rapporto con i popoli
slavi, in primo luogo con la Russia. Il dramma ucraino è quello di
un'identità contesa fra potenze che difendono la propria consolidata
egemonia mondiale e potenze, come la Russia e la Cina, che vogliono
affermare un proprio ruolo: un confronto davanti al quale l'Europa
mostra tutta la propria fragilità. Il libro è quindi un'occasione anche
per ripensare l'identità europea e la prospettiva unitaria del
continente, superando logiche di potenza con cui si continuano a
concepire i rapporti fra i popoli, per porre invece le condizioni per
una pace giusta, in grado di risolvere un conflitto del tutto
anacronistico, che mette a repentaglio non solo le vite di civili senza
colpa, da entrambe le parti, ma anche il futuro dei popoli europei.
Brossura cucita: 14,5 x 21 cm
Pagine: 160
Prezzo: Euro 15,00
Edilibri srl (2022)
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