«L'uomo abita cinque mondi: il presente, il passato, il futuro, il
favoloso e l'eterno. Vive male se ne perde qualcuno, è folle se vive in
uno solo.»
Una cappa avvolge il mondo e toglie visione e
respiro. Siamo scivolati dalla società aperta alla società coperta,
ingabbiati in un sistema globalitario che ci controlla e corregge ogni
cosa: la natura, i sessi, la salute, la storia, la lingua, il pensiero,
la religione. Bioliberista fino alla morte, ma in un regime di
sorveglianza totale. Intanto si profila la Grande Mutazione. Per bucare
la cappa asfissiante che opprime la mente e il mondo è necessario
munirsi di una spada speciale...
«Ma in che mondo viviamo?
Abbiamo perso il senso del presente e non riusciamo più ad avere una
visione generale della realtà. È come se fossimo sotto una cappa. Ne
avverti il peso, anche se non ha fattezze e non ha confini, è ineffabile
e avvolgente. La Cappa occulta la bellezza, la grandezza, il simbolo,
il mito, il sacro, il mondo reale». Proseguendo nella sua indagine sulle
radici del nostro vivere, Marcello Veneziani si interroga sulla
scomparsa della realtà, della tradizione, della natura. Ci invita a
prendere coscienza di un'adesione automatica al canone dominante, tra
divieti, obblighi e cancellazioni veicolati da media e poteri. «Tutto
perde contorno, consistenza, memoria e visione», scrive l'autore. «I
sessi sconfinano e mutano, le differenze scolorano e si uniformano, la
natura è abolita, la realtà è revocata; la nuova inquisizione censura e
corregge, il regime di sorveglianza globale traccia e controlla la vita
tramite l'emergenza e la priorità assoluta della salute, domina il
vivere a ogni costo. Ma anche il passato sparisce, tramonta ogni civiltà...