domenica 27 marzo 2022

Lei che non tocca mai terra di Andrea Donaera (NN Editore)

Libro candidato da Daniele Mencarelli al Premio Strega 2022

Tra veglia e sonno, una storia d'amore e di legami familiari, cruda e crudele, reale e magica, dove la ragione perde forza e viene sostituita da un inconscio potente, che si incarna nei luoghi, nei sacerdoti della superstizione e nei suoi nemici, fino all'atteso risveglio.

Miriam è in coma dopo un incidente; Andrea è innamorato di lei, e ora le siede accanto e le parla, tutti i giorni. I loro dialoghi cadenzano i ricordi di Miriam e le giornate di Andrea, che tenta di ricomporre un proprio mondo dopo il suicidio del padre. Intorno a loro gli altri personaggi di questa tragedia gotica: Papa Nanni, il venerato santone esorcista che istruisce Andrea sull'uso del tamburello e che è convinto che Miriam sia indiavolata; Mara, la madre della ragazza, che soffre ancora per la morte di una sorella amatissima (a sua volta chiamata Miriam); Lucio, il padre di Miriam e fratello di Nanni, che è il sindaco del paese, Gallipoli; e infine Gabry, la migliore amica della ragazza, che da Bologna le manda lunghi messaggi per riportarla in vita.

Proposto da Daniele Mencarelli al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:
«Lontano dai canoni che vorrebbero la letteratura mesta forma d'intrattenimento, Lei che non tocca mai terra di Andrea Donaera entra nelle viscere di un sud arcaico e violento, dove bene e male camminano fianco a fianco e i valori sono spesso ribaltati nella pratica della realtà. Miriam, giovanissima, ha avuto un incidente che l'ha ridotta in coma, su di lei veglia Andrea, suo coetaneo, che cerca di difenderla e di difendersi dalle insidie di familiari e parenti, intrecciati in una serie di relazioni tossiche, tutti malati della stessa malattia: la fine dell'amore, peggiore di ogni morte. Il sud di Donaera è il sud di ogni mondo su questa terra, gotico e bestemmiante, dove tutti, a partire da Dio, si negano all'uomo che brama di essere salvato, da sé stesso e da tutti i falsi profeti. Donaera è un narratore lirico come pochi altri in circolazione e questo suo viaggio risplende di luce propria.»

 


 

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