Euforia racconta l'ultimo anno di Sylvia Plath regalandoci l'indimenticabile ritratto di una mente brillante impegnata in una battaglia con il mondo, con le persone che ama e con se stessa.
Quando
il romanzo si apre, Sylvia, incinta del secondo figlio, è entusiasta
all'idea della nuova avventura in cui lei e Ted Hughes si sono imbarcati
insieme: ristrutturare una vecchia canonica lontano dalla grande città,
crescere una famiglia in un regno tutto per loro. Prima dell'arrivo dei
bambini Ted era il suo compagno in ogni cosa: da intellettuali vivevano
intensamente la vita e ne prendevano ciò che volevano. Ma ora Ted
scompare sempre più spesso nel suo studio per scrivere mentre Sylvia si
ritrova abbandonata, un animale assediato dai suoi piccoli. Il suo
desiderio è scrivere, amare, vivere, lasciare un segno nel mondo. Ma
dove sarà la sua immortalità? Nei bambini che nutre con il suo corpo o
nelle parole che appunta sulla pagina nei pochi momenti rubati? Quando
Ted la abbandona definitivamente per andare dalla sua amante a Londra,
Sylvia si scopre al contempo intossicata dal suo stesso potere e
annientata dalla perdita. In questo stato di euforia, si sente sul punto
di raggiungere il massimo dei suoi poteri creativi come scrittrice.
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