Il fascismo italiano, secondo Wolfgang Schieder da intendersi come
modello di riferimento necessario all'interpretazione di tutti gli altri
movimenti fascisti nati in Europa nella prima metà del secolo scorso, è
indagato nel presente volume seguendo un approccio comparativo e
transnazionale. Gli undici saggi qui raccolti si soffermano dapprima
sulla figura di Benito Mussolini e sulla nascita del fascismo italiano
per poi analizzare le modalità con cui questo venne percepito e accolto
in Germania, grazie anche al determinante aiuto di mediatori come
Giuseppe Renzetti, Erwin von Beckerath e Carl Schmitt. Di particolare
interesse, secondo l'analisi di Schieder, è infatti il modo in cui
Hitler guardò al fascismo durante la sua ascesa al potere e come il
nazionalsocialismo tedesco, dopo il 1933, una volta evolutosi in regime
dittatoriale, si distinse, nonostante le tante similitudini di carattere
strutturale, dal suo modello italiano.
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