giovedì 28 aprile 2022

Libri, Rogiosi editore presenta "Un male purissimo" - la Repubblica

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Parlare di pace ai più piccoli con 3 libri (+1) scelti dal Caffè Letterario di Bra  - Targatocn.it

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Serena Ricciardulli alla Mondadori firma le copie dei suoi libri - Cronaca - lanazione.it

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Con Libri solidali la voglia di leggere conquista spazi - Cronaca - ilrestodelcarlino.it

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Aspettando Bagnaria di libri | Il Friuli

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Maggio 2022: 14 libri in uscita da non perdere

Maggio 2022: 14 libri in uscita da non perdere

I libri sono persone, le persone sono libri - Guido Vitiello - Internazionale

I libri sono persone, le persone sono libri - Guido Vitiello - Internazionale

IO, MIO PADRE E LE FORMICHE Lettera ai ragazzi sui desideri e sul domani di Rosella Postorino per Salani in libreria dal 28 aprile

«Il 15 giugno di tre anni fa, in una piazza del Campo affollatissima, da un palco lessi il mio discorso d’augurio ai neolaureati dell’Università di Siena, in qualità di ex studentessa dell’ateneo. Quando nel 1996 ero partita con mio padre per immatricolarmi, e in macchina avevamo cantato insieme Lucio Dalla, mai avrei immaginato che sarei tornata lì, anni dopo, per raccontare la mia storia a migliaia di ragazzi sulla soglia del futuro».

In quell’occasione Rosella Postorino ha detto loro quale privilegio fosse stato per lei la possibilità di studiare, e di permettersi di sognare di fare la scrittrice. Li ha pregati di rifuggire dalla semplificazione, di provare a indossare i panni degli altri, di sentirsi sempre in difetto di conoscenza, ma soprattutto di non aver paura di inseguire i propri talenti.
Quasi tre anni dopo, quel discorso si amplia, si arricchisce: idealmente si rivolge di nuovo a quei ragazzi, e in modo indiretto agli adulti che vivono accanto a loro. Parla di fragilità e di forza, della ricerca maldestra della felicità, e anche dell’amore. Delle domande cui, forse, non c’è risposta. Ma che non dovremmo mai smettere di farci.
Un libro ispirato e d’ispirazione che raccoglie riflessioni profonde sui temi più importanti della vita di chiunque, non solo dei ragazzi chiamati ad affrontare un rito di passaggio. Una lettera a cuore aperto, sincera, personale, eppure universale, scritta con l’intenzione di essere un incoraggiamento, o una carezza.

«Un libro per tutti coloro che hanno attraversato i propri riti di passaggio – la laurea, la maturità, l’ingresso alla scuola superiore, il primo bacio, la prima volta, la perdita di una persona che amavano – senza autentiche celebrazioni. E per tutti coloro che i propri riti di passaggio devono ancora attraversarli».

 

Rosella Postorino (Reggio Calabria, 1978) ha vinto il Premio Campiello con il romanzo Le assaggiatrici (Feltrinelli, 2018), che si è aggiudicato anche i premi Rapallo, Pozzale Luigi Russo, Vigevano Lucio Mastronardi, Chianti, Wondy, Sogna Lib(e)ro e, in Francia, il Prix Jean Monnet, è stato Libro dell’anno per i gruppi di lettura di Fahrenheit Radio Tre, è tradotto o in corso di traduzione in più di trenta lingue e diventerà un film. Gli altri suoi romanzi sono La stanza di sopra (Neri Pozza, 2007; Feltrinelli, 2018; Premio Rapallo Opera Prima), L’estate che perdemmo Dio (Einaudi, 2009; Feltrinelli, 2021; Premio Benedetto Croce e Premio speciale Cesare de Lollis) e Il corpo docile (Einaudi, 2013; Feltrinelli, 2022; Premio Penne). Per Salani ha pubblicato il libro per ragazzi Tutti giù per aria (2019).

 


 

mercoledì 27 aprile 2022

La Libreria dei Quaderni a Lecce

La Libreria dei Quaderni a Lecce: La libreria on line aperta 24 ore su 24 di tutti i titoli de i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Noi schiavisti. Come siamo diventati complici dello sfruttamento di massa di Valentina Furlanetto (Laterza)

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Soprattutto sul lavoro dei para-schiavi, uomini e donne senza diritti che mandano avanti gran parte della nostra economia. Un libro inchiesta durissimo, che farà molto discutere.

Gli spaccapietre cinesi, i braccianti macedoni, le badanti ucraine, i rider africani, i bengalesi nei cantieri navali, gli allevatori sikh. Da una parte la necessità delle aziende di competere a livello globale sui mercati, dall'altra la rivoluzione digitale, da un'altra ancora la possibilità di usufruire di servizi e merci a prezzi bassi ci portano a nuove forme di schiavismo, più sottili, più opache, talvolta legalizzate. Attraverso le storie e le testimonianze di questi lavoratori emerge un paese che utilizza gli schiavi perché servono a tutti: ai padroni, ma anche ai consumatori che vogliono spendere meno, a chi si oppone agli sbarchi ? ma poi assume manovalanza in nero ?, a chi sostiene idee progressiste ? ma poi usufruisce di prodotti sottocosto grazie alla manodopera sottopagata. Nessuno può chiamarsi fuori: né la politica, né i grandi sindacati, né le istituzioni, né i cittadini consumatori, né le aziende. Neppure i migranti che spesso, una volta capito come funziona, diventano loro stessi sfruttatori dei propri connazionali. Siamo tutti ingranaggi di questo meccanismo che sembra stare bene a tutti, ma mette tutti in pericolo. 
 

 

Viaggio nell'Italia dell'Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro di Telmo Pievani e Mauro Varotto (Aboca)

Un libro sorprendente e provocatorio, che immagina come cambierà la geografia dell'Italia se non saremo capaci di arretrare gli effetti del cambiamento climatico

«Emerge un tema forte del cambiamento tecnologico, sociale e politico, in cui è la stessa idea di "destino comune" a essere messa in discussione» - Massimiliano Bucchi, la Lettura

Come ormai tutti purtroppo sappiamo, l'impatto dell'umanità sul pianeta sta producendo effetti devastanti. La realtà geografica che identifichiamo con l'Italia è stata nei millenni estremamente mobile per ragioni tettoniche, morfogenetiche, climatiche, ma in ultimo anche antropiche e possiamo dunque affermare, con rigore scientifico, che Homo sapiens sta contribuendo a cambiare il clima e pertanto anche la conformazione della superficie terrestre: non è un fenomeno recente, ma non era mai accaduto in tempi così rapidi e con conseguenze così vaste. Considerata questa inedita accelerazione, non possiamo fare a meno di chiederci: come muterà l'aspetto del mondo nel futuro prossimo? Se tutto continuerà ad andare per il verso sbagliato e non attueremo le giuste misure per evitarlo, assisteremo allo fusione dei ghiacci perenni e all'innalzamento del livello dei mari. Per farci riflettere sui rischi concreti a cui potremmo andare incontro, il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e il geografo Mauro Varotto hanno immaginato come si trasformerà l'Italia proiettandoci, in maniera distopica, nell'anno 2786. Esattamente 1000 anni dopo l'inizio del viaggio in Italia di Goethe, comincia così il tour di Milordo a bordo del battello Palmanova attraverso la geografia visionaria del nostro futuro: la Pianura padana sarà quasi completamente allagata; i milanesi potranno andare al mare ai Lidi di Lodi; Padova e tantissime altre città saranno interamente sommerse; altre ancora si convertiranno in un sistema di palafitte urbane; le coste di Marche, Abruzzo e Molise assumeranno l'aspetto dei fiordi; Roma sarà una metropoli tropicale; la Sicilia un deserto roccioso del tutto simile a quello libico e tunisino... Tappa dopo tappa, al viaggio di Milordo farà da contraltare l'approfondimento scientifico che motiverà, con dati e previsioni, le ragioni del cambiamento territoriale - illustrato, per l'occasione, con una serie di mappe dettagliatissime create da Francesco Ferrarese. Uno scenario giudicato per fortuna ancora irrealistico, ma utile per farci capire che l'assetto ereditato del nostro Paese non è affatto scontato e che la responsabilità di orientarlo in una direzione o nell'altra è tutta nostra. 
 

 

Milano sotto Milano. Viaggio nell'economia sommersa di una metropoli di Antonio Talia (Minimum Fax)

Prendendo le mosse da un delitto rimasto insoluto per un paradossale eccesso di possibili piste, affidandosi all’istinto e al rigore del grande cronista, Antonio Talia percorre in lungo e in largo la città e il suo hinterland, raccogliendo una prodigiosa quantità di fatti e fattacci, storie e personaggi. E ci racconta una Milano inedita nella quale convergono e agiscono vecchie bande locali e ’ndrine, artisti del riciclaggio e immobiliaristi senza scrupoli, piccoli trafficanti e sopravvissuti di Tangentopoli. Tutti accomunati da un unico Dio: il denaro, e il riconoscimento sociale che porta con sé.

Negli anni Dieci del nuovo millennio, in controtendenza con il resto d’Italia, Milano ha sprigionato al massimo la sua vocazione mercantile vecchia di secoli: nel quinquennio 2014-2019 il Pil milanese è cresciuto del 9,7%, rispetto al 4,6% nazionale, e la città rientrava sistematicamente nelle classifiche sulle global cities stilate dai quotidiani finanziari internazionali, attirando più di un terzo di tutti gli investimenti diretti dall’estero verso l’Italia. Ma Milano non è solo la città più ricca d’Italia: è anche la città dove il denaro circola più velocemente, come una corrente sotterranea della quale spesso sembra impossibile rintracciare l’origine. È una città di fiumi interrati e pozzi neri, corsi d'acqua sepolti sotto strade e palazzi, e adesso che il Coronavirus si è abbattuto su Milano come l'anomalia definitiva, i flussi di denaro sepolti rischiano di esondare, rivelando collegamenti inediti, affiliazioni sospette e, spesso se non sempre, una contiguità preoccupante tra economia e crimine.

 


 

Il dio che danza. Viaggi, trance, trasformazioni di Paolo Pecere (Nottetempo)

"Il dio che danza" racconta i viaggi dell'autore sulle tracce di un fenomeno antichissimo e universale: la trance da possessione indotta dalla danza e dalla musica. Nell'antica Grecia veniva praticata in nome di Dioniso, il "dio folle" di Omero. Ma Dioniso era anche "dispensatore di gioia": il dio "che scioglie", "che libera", lasciando che la vita rompa i margini fragili dell'io e delle norme sociali. Il cammino di Paolo Pecere inizia dal tarantismo in Puglia, sulle orme di Ernesto de Martino, e, seguendo collegamenti storici e mitologici, prosegue in India Meridionale, dove nel theyyam gli dei entrano nel corpo dei danzatori, appartenenti alle caste più basse. Approda poi in Pakistan, dove il pensiero scivaita teorizzava che "il sé è un danzatore" e i sufi vanno in estasi ruotando al ritmo della musica; in Africa, dove è possibile osservare le possessioni dello zâr e del vodu; infine in Brasile, dove il vodu, arrivato con la tratta degli schiavi, si affianca alle culture e ai culti indigeni, tra cui lo sciamanismo amazzonico. Nell'ultima tappa, New York, riemerge la questione che attraversa e guida tutto il percorso: che cosa resta di questo tipo di pratiche nel mondo odierno? Le antiche forme assumono oggi nuove funzioni: nel subcontinente indiano le danze estatiche veicolano tensioni religiose e sociali, in Africa e Brasile sostengono l'identità culturale di chi è stato colonizzato, negli Stati Uniti si accompagnano allo sviluppo della cultura lgtbq. Lo sciamanismo dell'Amazzonia, infine, diventa principio di resistenza contro la distruzione capitalistica della grande foresta. 

 


 

Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e WikiLeaks di Stefania Maurizi (Chiarelettere)

La storia di un'incredibile congiura nel racconto della giornalista che ha pubblicato i principali scoop dai documenti segreti di WikiLeaks e con le sue inchieste sul caso sta contribuendo in maniera decisiva alla battaglia per salvare Julian Assange e i suoi giornalisti.

«Questo è un libro che dovrebbe farvi arrabbiare moltissimo. Se crediamo di vivere in una democrazia, dovremmo leggere questo libro. Se ci sta a cuore la verità e una politica onesta, dovremmo leggere questo libro»dalla prefazione di Ken Loach

«"Il potere segreto" è veramente un libro straordinario, risultato di anni di lavoro su una vicenda che tutti hanno abbandonato ma che invece ha molto da raccontarci: il caso Julian Assange»Riccardo Iacona, giornalista e conduttore di Presadiretta

Nella cella di una delle più famigerate prigioni di massima sicurezza del Regno Unito, un uomo lotta contro alcune delle più potenti istituzioni della Terra che da oltre un decennio lo vogliono distruggere. Non è un criminale, è un giornalista. Si chiama Julian Assange e ha fondato WikiLeaks, un'organizzazione che ha profondamente cambiato il modo di fare informazione nel XXI secolo, sfruttando le risorse della rete e violando in maniera sistematica il segreto di Stato quando questo viene usato non per proteggere la sicurezza e l'incolumità dei cittadini ma per nascondere crimini e garantire l'impunità ai potenti. Non poteva farla franca, doveva essere punito e soprattutto andava fermato. Infatti da oltre dieci anni vive prigioniero, prima ai domiciliari, poi nella stanza di un'ambasciata, infine in galera. È possibile che a un certo punto venga liberato, oppure rimarrà in prigione in attesa di una sentenza di estradizione negli Stati Uniti e poi finirà sepolto per sempre in un carcere americano. Con lui rischiano tutti i giornalisti della sua organizzazione
 

 

«Un male purissimo», il libro di Duello è un post-noir - Il Mattino.it

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LIBRI / Mari del sud. Un classico - Cultura - quotidiano.net

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I libri come bene accessibile e la lettura come strumento di inclusione sociale

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La Regina dei record nei due libri gratis in edicola con il Corriere- Corriere.it

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Maggio 2022: 12 libri in uscita da non perdere

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martedì 26 aprile 2022

«A Life in Poetry» - Poesie scelte da Two O’Clock Creek di Bruce Hunter - Traduzione a cura di Angela D’Ambra per I Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno

Nuova uscita  di rilievo internazionale per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno con  «A Life in Poetry» - Poesie scelte da Two O’Clock Creek di Bruce Hunter nella traduzione a cura di Angela D’Ambra.

Bruce Hunter: la ricostruzione in poesia di frantumi di vita e di storia - Bruce Hunter, un’identità letteraria poliedrica, frutto dell’incontro tra molteplici richiami storici misti a un interesse tangibile per la quotidianità, secondo una prospettiva didattica volta all’osservazione puntuale. Attraverso innumerevoli apparizioni antologiche di poesia e anche di prosa, l’autore canadese intende ricercare gli indizi e riunire i tasselli di esperienze presenti e passate in frantumi. Simili ricordi di vita e di storia altrui vengono resi sulla pagina mediante una voce sommessa, proiettata alla valorizzazione, pur nella concisione di una rappresentazione scritturale che non manca mai di essere attenta alla frammentarietà più profonda, insita in quelle stesse schegge di memoria. Bruce Hunter ripercorre, in tal senso, il vissuto di studenti provenienti da lontano, ne comprende e si sforza di restituirne la differente mentalità o attitudine psicologica dinanzi a specifiche condizioni, per mezzo di brevi ma intensi accenni di maestria poetica. Il lettore si misura con sentimenti, angosce, rimorsi, rimpianti propri a una gioventù di cui il poeta si trova a essere custode disarmato e interprete sapiente. Le emozioni dei discenti si caricano di un’impronta riflessiva estremamente concreta che non esita a indugiare sulla durezza delle realtà d’origine oggetto di raffigurazione, veicolando allo stesso tempo un crudo simbolismo chiarificatore di quelle situazioni. […]. Lo scavo poetico procede con tatto in un ammasso di frantumi per riportare alla luce e conferire dignità letteraria anche a episodi di efficace definizione identitaria. […] L’opera di Bruce Hunter rappresenta l’edificio di una storia canadese permeata dalla variabilità delle sue componenti più distanti o più attuali. L’analisi poetica muove tacita dai resti di un presente composito a quelli di un passato nazionale non esente da spargimento di sangue o contrasti bellici. […]. L’impresa di Bruce Hunter procede, in tal modo, nella ricostituzione di un’identità canadese eterogenea, esplorata attraverso l’energia poetica di uno spirito d’indagine edificante. (Angela Caputo)

Bruce Hunter  - Nato a Calgary, Alberta, Bruce Hunter, primo di sette figli, ha perso l’udito da bambino. È cresciuto nell’area degli Ogden Shop della Canadian Pacific Railway, ora dismessi. Suo padre era un ‘tinbanger’, cioè operaio metallurgico impiegato nell’edilizia. Sua madre era una casalinga e, più tardi, una studentessa d’arte e un’artista. Il bisnonno di Bruce fu uno dei primi allevatori dell’Alberta. Dopo il liceo, Bruce ha svolto molti lavori: operaio, operatore di attrezzature, prima di frequentare il Malaspina College dove ha studiato con Ron Smith che lo ha incoraggiato a scrivere. Completato il suo apprendistato orticulturale, Bruce ha lavorato per vari anni come giardiniere nell’Alberta e nel sud dell’Ontario. Mentre svolgeva questi lavori, ha pubblicato poesie in diverse riviste, ottenendo così una borsa di studio alla Banff School of Fine Arts dove ha studiato con W.O. Mitchell, Irving Layton, Sid Marty ed Eli Mandel.

All’età di 28 anni, ha frequentato la York University (cinema e letteratura), mentre seguiva corsi di scrittura con Don Coles, BP Nichol e Miriam Waddington. Il primo libro di poesie di Bruce, Benchmark è stato pubblicato nel 1982 ed è stato trasmesso a livello nazionale nel programma Anthology di Radio CBC. Dopo la laurea, Bruce ha insegnato scrittura creativa alla York University, alla Banff School of Fine Arts, prima di entrare a far parte del Seneca College di Toronto nel 1986, dove si occupa di seminari di poesia. Nel 1986 ha pubblicato la seconda raccolta di poesie, The Beekeeper's Daughter, seguita nel 1996 da una breve raccolta fiction, Country Music Country, trasmessa da programmi nazionali nel 1999 e nel 2000 su Between the Covers di radio CBC. Nel 2000 ha pubblicato la terza raccolta di poesie, Coming Home from Home. Nel 2007 è stato scrittore in sede per la Richmond Hill Public Library. Nel 2009 è uscito il suo romanzo In the Bear’s House che ha vinto il premio Canadian Rockies 2009 del Banff Mountain Book Festival. Two O’clock Creek è la poesia “seme” che ha portato alla scrittura del romanzo. Negli ultimi 30 anni, Bruce ha vissuto in varie parti dell'Ontario meridionale tra cui Jordan Station, Stratford e Toronto. Attualmente, risiede a Thornhill.

La traduttrice Angela D’Ambra - Angela D’Ambra ha conseguito la laurea quadriennale in Lingue e letterature straniere presso l’Ateneo di Firenze (2008), il diploma di Master II in traduzione di testi post-coloniali in lingua inglese presso l’Ateneo di Pisa (2009), la laurea in Lettere moderne nel 2015 e la laurea specialistica in Teorie della Comunicazione nel 2019 (Università di Firenze). Dal 2010 traduce non-profit testi poetici (En > It). Le sue traduzioni sono state pubblicate su riviste online e cartacee. Nel 2019-2020, ha pubblicato tre antologie in traduzione di poeti canadesi (Gary Geddes, Glen Sorestad, Susan McMaster) nella collana di poesia della casa editrice IMPREMIX (Torino). Nel giugno 2021 è uscita la sua traduzione di The Alphabeths of Latin America, di Abhay K., per le Edizioni Efesto. A novembre 2021, la traduzione con testo a fronte del libro di David Capella, Giacomo: opera di un solitario (Puntoacapo Editore). Il primo romanzo in traduzione, Peter Cowlam, Utopia, è stato pubblicato a dicembre 2021 (PlaceBooks).

 

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/1601141804443373199?hl=it

Giunti al Punto

https://www.giuntialpunto.it/product/b09sv37qr5/libri-life-poetry-hunter-bruce

 


 

 

La nuova terra di Sebastiano Mauri (Guanda)

Leone arriva nel cuore dell’Amazzonia convinto dalla cugina Nur, alla quale non sa dire di no. Superate le sue resistenze e il suo ironico scetticismo, scivola presto in un mondo fuori dal tempo, dove si curano le persone con l’ayahuasca. Questo decotto psicotropo, dai numerosi effetti terapeutici, è consumato in cerimonie accompagnate dai canti sacri della foresta. In viaggi dentro la mente e il proprio corpo, grazie alla comunione con spiriti di animali e sorprendenti dialoghi con una voce interiore che stravolge ogni sua certezza, Leone approderà alla battaglia più dura, quella contro se stesso e i demoni che da sempre combatte. Rimetterà in discussione tutto: il suo lavoro di autore televisivo, la sua relazione inceppata in un’impasse, l’identità costruita intorno a una mascolinità tossica e le stanche convinzioni della nostra società che, di fronte a una catastrofe climatica annunciata, sceglie di proseguire ciecamente verso l’autodistruzione. L’esperienza sciamanica, titubante e spesso, suo malgrado, comica, spingerà Leone a toccare il fondo prima di risollevarsi. Il coraggio di guardare in faccia la realtà gli insegnerà a vedere in modo radicalmente nuovo la sua natura e la Natura. 

 


 

Il monastero. Benedetto XVI, nove anni di papato-ombra di Massimo Franco (Solferino)

Massimo Franco ci accompagna tra i segreti del Monastero. Racconta l’evoluzione e poi l’involuzione dell’equilibrio miracoloso tra i «due papi», segnato dalle tensioni e dagli scontri di potere. Sullo sfondo rimane il tema, irrisolto e traumatico, della rinuncia di un papa. Col Monastero che diventa cruciale per decifrare i destini non di uno ma di due pontificati. E dell’intera Chiesa.


Benedetto XVI, il Papa emerito. Ma soprattutto l’uomo del Monastero: l’ex convento di clausura incastonato in una radura appartata dei Giardini vaticani, dove si è trasferito nel maggio del 2013 dopo l’epocale rinuncia al pontificato. Da allora, la percezione della sua personalità è cambiata. Con quel gesto di Joseph Ratzinger si sono prodotte anomalie a cascata che, dopo nove anni di papato di Francesco, perdurano e condizionano gli equilibri della Chiesa. La prima è proprio la scelta di Benedetto di stabilirsi nel Monastero Mater Ecclesiae: uno dei luoghi più misteriosi e inaccessibili all’ombra della cupola di san Pietro. L’emerito ha avuto la «sfrontatezza» di sopravvivere alle proprie dimissioni, alimentando i dubbi sui veri motivi della decisione. Nessuno, forse nemmeno lui, avrebbe detto che il suo «papato parallelo» sarebbe durato più di quello effettivo, accompagnando fino a oggi il pontefice argentino; né che lo avrebbe affiancato, aiutato e poi, senza volerlo e senza cercarlo, arginato e quasi sfidato, per volontà altrui più che propria.
 

 

Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo di Roberto Saviano (Bompiani)

Questa è la storia di un uomo che resiste, che prova a fare la differenza, che non voleva essere un martire né un eroe.

Prima ti infangano, poi ti isolano, poi ti ammazzano.


Un'esplosione squarcia la quiete della campagna corleonese. Il giovanissimo Totò Riina assiste allo sterminio dei suoi familiari intenti a disinnescare una bomba degli Alleati per ricavarne esplosivo. È un boato che distrugge e che genera. La piaga che molti, con timidi bisbigli, chiamano mafia, ma che d'ora in poi si rivelerà a tutti come Cosa nostra, s'incarna da qui in avanti nella sua forma più diabolica. Ma con potenza uguale e contraria, per fronteggiare l'onda di quella deflagrazione scaturisce anche il suo antidoto più puro. È il coraggio, quello che sorregge l'ingegno e l'intraprendenza, che sopperisce ai mezzi spesso insufficienti: il coraggio che scorre in Giovanni Falcone, negli uomini e nelle donne che insieme a lui sono pronti a lanciarsi in una battaglia furiosa dove la vita vale il prezzo di una pallottola. La storia di un magistrato che insieme a pochi altri intuisce la complessità di un'organizzazione criminale pervasiva, ne segue le piste finanziarie, ne penetra la psicologia e ne scardina la proverbiale omertà
 

 

lunedì 25 aprile 2022

La Libreria dei Quaderni a Lecce

La Libreria dei Quaderni a Lecce: La libreria on line aperta 24 ore su 24 di tutti i titoli de i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Elliot Smith. Going nowhere di Holdenaccio (Bao Publishing)

Quello di Elliott Smith, cantautore americano attivo negli anni Novanta, è un nome di culto tra gli appassionati di musica, ma di cui non tutti conoscono la storia. Prematuramente scomparso, ha lasciato un segno importante nella storia dell'indie rock. Tratteggiata con grande delicatezza, la sua figura viene ritratta da Holdenaccio in un flusso temporale che ne ripercorre i momenti più emotivi e importanti, come solo un grande appassionato saprebbe fare. Al suo secondo libro per BAO, Antonio Rossetti, in arte Holdenaccio, dà prova di grande maturità con un ritratto che è una dichiarazione d'amore verso un musicista colpevolmente dimenticato. 


 

Voltarsi di Antonio Bux (Graphe.it)

I componimenti di questa raccolta antologica apparentemente non hanno un solo riflesso: nascono da spinte diverse, ma figli di un'unica radice si possono quindi - come l'autore ha fatto - riunire sulla base di somiglianze difficili da descrivere a parole; ma il movimento, la direzione, un impercettibile unisono portano il lettore a trovare un filo conduttore ben saldo. Una consanguineità versificatoria che si esprime tramite un numero relativamente ristretto di chiavi: per esempio il corpo (parola e concetto che torna, neutro e universale, più che condiviso), che talora dorme, talaltra sogna; la luce che segna il limite fra cielo e terra, prima ancora che quello con l'ombra, luce che diventa fuoco, il quale poi l'essere umano chiama amore; il suono come traccia dell'esistenza (vegetale e animale); la verità. Ed ecco che il voltarsi porta sempre nel suo gesto uno specchio infinito: con l'uomo al centro, uno, o due insieme, o tutti, difficile a dirsi. 


 

De arte gymnastica. Da Maratona ad Atene con le ali ai piedi di Andrea Marcolongo (Laterza)

E se provassimo per una volta a "correre come correvano i Greci"? Amanti del running oppure no, una cosa è certa. Tutto è cambiato dall'epoca di Filippide a oggi – la tecnologia, la politica, la scienza, la guerra, il modo di scrivere, di mangiare, di viaggiare, persino il clima –, ma due cose sono rimaste invariate: i nostri muscoli e quei maledettissimi 41,8 km che separano Maratona dall'acropoli di Atene. Proprio quelli che ho intenzione di correre.

Perché corriamo? Perché tutto questo affannarsi e faticare? Cosa racconta di noi questa continua ricerca di muscoli e sudore? Ancora una volta dobbiamo risalire il tempo e tornare ai Greci, i primi che si chiesero perché mettiamo alla prova noi stessi misurandoci contro gli altri. Il famoso motto mens sana in corpore sano dice del valore che gli Antichi attribuivano a tali prove, tanto che le Olimpiadi erano l’unico periodo in cui le armi dovevano necessariamente tacere. Andrea Marcolongo, dopo anni trascorsi tra libri e grammatiche a provare a "pensare come pensavano i Greci", ha cominciato ad allenarsi e ha provato a "correre come correvano i Greci". E lo ha fatto utilizzando come strumento di accompagnamento il primo manuale di sport della storia, il De arte gymnastica del filosofo Filostrato. Fino al folle proposito finale: correre una maratona, anzi, la maratona, i 41,8 km che separano Maratona da Atene percorsi duemilacinquecento anni fa dal soldato Filippide, prima di stramazzare a terra per la troppa fatica.

 


 

domenica 24 aprile 2022

La Libreria dei Quaderni a Lecce : MARE NELLA PIETRA: MER DANS LA PIERRE di Dmytro Chystiak

La Libreria dei Quaderni a Lecce : MARE NELLA PIETRA: MER DANS LA PIERRE di Dmytro Chystiak: È una Natura trasfigurata, appunto, in simboli ed archetipi che emergono da quella dimensione profonda che appartiene a ciascun essere uman...

La guerra di Celeste di Marco Magnone (Mondadori)

Autunno 1944. Tra i boschi delle Langhe, Celeste, dodici anni, e la sua sorellina Flora giocano all'Addestramento, un gioco di sopravvivenza per prepararsi all'arrivo del nemico – e il nemico, gli hanno sempre insegnato, sono i ribelli saliti in collina: i partigiani. Ma niente può prepararli a quello che trovano tornando a casa sul far della sera: la casa bruciata, e la mamma, come un angelo caduto, sdraiata nel cortile con due buchi nel petto. Inizia così la ricerca di vendetta di Celeste, deciso a rintracciare gli assassini della madre che, è certo, si trovano fra i partigiani. La guerra che lacera l'Italia diventa anche la sua. Una guerra che spazza via le certezze dell'infanzia, e apre a un nuovo sguardo sulle cose: inaspettato, doloroso e necessario, come la verità.

«È per l'azione di stanotte. Vorrei venire anch'io.»
I due capi si scambiarono un'occhiata perplessa.
«Ma quanti anni hai?»
«Dodici» dissi. «Come si fa, c'è da giurare qualcosa?»
Un'altra occhiata, stavolta divertita.
«Qui si giura ogni giorno e ogni notte» disse Gordon. «Ma con le azioni, mica a parole.»
E fu così che divenni un partigiano.


 

Ti racconto Marzabotto. Storia di un bambino che è sopravvissuto di Franco Leoni Lautizi a cura di Daniele Susini (De Agostini)

Nell'estate del 1944 Franco è solo un bambino di sei anni che vive in uno dei tanti borghi sperduti nelle montagne italiane, non lontano dalle ombre del regime fascista e dal frastuono della guerra. Ma in quei giorni qualcosa cambia: i soldati tedeschi arrivano a bussare alla porta di casa, mentre gli scontri con i partigiani nascosti nei boschi si fanno sempre più duri e le bombe cadono vicine. È il fronte di liberazione che avanza: Franco e la sua intera famiglia stanno per essere travolti da una delle vicende più drammatiche e crudeli della nostra Storia. Per tutta la vita Franco ha sopportato il ricordo di quei momenti terribili, a cui è sopravvissuto solo grazie all'amore e al sacrificio della mamma. Oggi, attraverso le pagine di questo libro, continua a raccontare ai ragazzi che cosa è stata Marzabotto, la più cruenta delle stragi, compiuta dalle truppe naziste durante la Seconda Guerra Mondiale contro la popolazione innocente. La sua toccante testimonianza - dall'infanzia felice a Monte Sole passando per gli episodi delle violenze e della fuga, gli anni difficili in orfanotrofio, la costruzione di una nuova vita e il dolore inconsolabile per la perdita di coloro che amava - ci fa riflettere, senza retorica, sulla guerra e le sue conseguenze, sulla Resistenza, sul valore del perdono. E ci aiuta a non dimenticare quello che è successo, perché certi orrori restino soltanto nel passato. Prefazione Martin Schulz


 

Piccole donne rosse di Marta Sanz con la traduzione di Maria Nicola (Sellerio Editore Palermo)

La letteratura come elemento di resistenza, come coscienza politica. Un grido contro la violenza inflitta a tutte le Piccole donne rosse che hanno pagato per la loro forza, la loro bellezza e la loro audacia.

«Marta Sanz è una delle voci più coraggiose della letteratura spagnola contemporanea.» – Manuel Rodríguez Rivero, BABELIA


La giovane Paula Quiñones arriva nel paese di Azafrán, nella meseta spagnola, come volontaria per la localizzazione delle fosse comuni in cui i franchisti seppellivano i fucilati della Guerra civile. Dare un nome ai desaparecidos, ricucire storie interrotte, questo il compito per cui è venuta: «per ricordare e per dimenticarsi», dice lei, perché anche una ferita d’amore, una tristezza dell’animo, l’ha portata in questa terra che si va spopolando. Alloggia in un vecchio albergo, di proprietà di una famiglia numerosa sovra-stata da Jesús, un patriarca centenario, assistito amorevolmente dalla nuora Analía che tiene con lui un’ininterrotta comunicazione segreta. Analía ha un figlio, David, uomo attraente che la-vora in città, con cui Paula stringe una relazione sessuale. Perché Paula è una bella ragazza, inoltre ha una caratteristica che forse la rende una perversa attrazione: «la bella zoppa» l’hanno subito chiamata i vecchi al bar. Ed è David che incomincia a parlarle della sua complicata famiglia: nonno Jesús, barbiere ambulante in origine, è diventato un ricchissimo proprietario
 

 

Lampo all'alba di Lea Goldberg a cura di Paola Messori (Giuntina)

«La sua opera è sentimento puro.» – Wlodek Goldkorn, Robinson - la Repubblica


"Lampo all'alba", vertice della poesia di Lea Goldberg (1911-1970), risuona tutto della poesia ebraica antica come di quella moderna; un coro in cui si insinuano forti gli echi della letteratura europea che l'aveva formata. Scritte fra il 1948 e il 1955, le liriche si situano all'ombra della Seconda guerra mondiale e nei chiaroscuri del nascente Stato; sono solcate da sentimenti di lutto, da cui affiorano in raffinate trasfigurazioni le antiche-nuove domande che i tempi imponevano. La raccolta è anche il suo libro più italiano per la presenza di un gran numero di sonetti, fra cui spiccano i dodici del ciclo "L'amore di Teresa de Meung", suo personale Canzoniere, intreccio cifrato di Vita e Poesia, nonché omaggio - denso di corrispondenze innovative - a Petrarca, del quale fu studiosa e traduttrice in ebraico. La complessità di "Lampo all'alba", qui presentato in prima traduzione italiana, è illuminata dal saggio "La speranza dell'armonia", nonostante tutto, scritto appositamente per questa edizione da Giddon Ticotsky, curatore dell'opera di Lea Goldberg in Israele. 
 

 

sabato 23 aprile 2022

La Libreria dei Quaderni a Lecce

La Libreria dei Quaderni a Lecce: La libreria on line aperta 24 ore su 24 di tutti i titoli de i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Il libro "Il Viaggio (finestre italiane sull'India)" a cura di Urmila Chakraborty oggi a Bergamo presso Cento4

Il viaggio: finestre Italiane sull’India – AA. VV. - a cura di Urmila Chakraborty con la prefazione di Ugo Tramballi (I quaderni del bardo edizioni di Stefano Donno) sarà presentato sabato 23 aprile 2022 ore 17,30 a Bergamo presso Cento4 via Borgo Palazzo, 104 L, Bergamo. Interverranno insieme alla curatrice Urmila Chakraborty, Stefano Caldirola, Manuela Lenardon, Federico Sanesi, Paola Lorenzoni , Vittorio Tonon. Saranno esposte le tavole originali dell’artista  Paola Scialpi. Alla presentazione del volume seguirà una performance di danza Bharatanatyam della danzatrice Nuria Sala Grau

Entusiasmante, penetrante e profondo viaggio tra le pagine di questa preziosa pubblicazione, per scoprire e conoscere l'India.Venti racconti intensi e partecipati di chi per ragioni di lavoro, ricerca o studio ha visitato la "galassia" India e ogni racconto è arricchito dai commenti e dalle osservazioni della curatrice Urmila Chakraborty. Il libro, solo in apparenza una guida turistica eccellente, sbalordirà invece perchè i racconti sono "donati" al lettore con passione e nessun dettaglio o suggestione sono lasciati al caso. Tutto viene minuziosamente descritto e chi legge avrà la sensazione di vedere realmente ciò che viene raccontato. Quasi da toccare con mano ... Scoprirà luoghi di rara bellezza, si addentrerà nelle abitudini e consuetudini dei suoi abitanti, nella loro operosità, nel loro credo religioso. Si ha sovente la sensazione, leggendo, che i diversi io narranti non avrebbero voluto lasciare mai più quei luoghi.  Il " viaggio" è reso più affascinante dalle illustrazioni grafico/pittoriche realizzate dall'artista Paola Scialpi che affiancano ogni racconto. (Stefano Donno - editore).

Gli autori: Avana Amadei, Stefano Caldirola, Romina Campostrini, Giuseppe Carrieri, Giorgio d’Emilio, Alessandro Dell’Avvocata, Giovanni Di Bartolo, Isabella Labate, Manuela Lenardon, Paola Lorenzoni, Francesco Moscatelli, Emanuela Orlandini, Cristina Piotti, Emanuela Plano, Cristina Rodondi, Núria Sala Grau, Laura Sciotti, Federico Sanesi, Vittorio Tonon, Marged Flavia Trumper

QUESTO VOLUME CELEBRA 75 ANNI DELL'INDIPENDENZA INDIANA E 75 ANNI DI RAPPORTI DIPLOMATICI FRA ITALIA E INDIA

Urmila Chakraborty, nata a Kolkata, India, vive e lavora a Milano da oltre vent’anni. Urmila è scrittrice, traduttrice, mediatrice culturale e formatrice. Collabora con diverse Università in Italia e in India, in particolare è docente di Scienze della Mediazione Linguistica e Studi Interculturali presso l’Università degli Studi di Milano. È scrittrice a tutto tondo, avendo al suo attivo da scritti accademici a saggi, dal crowdsourcing alla ricerca e alla narrativa (creative nonfiction). Numerose le sue pubblicazioni in ambito dell’interazione interculturale, anche in collaborazione con varie istituzioni culturali. Da ricordare che nel 2002 ha fondato Englishour, che eroga servizi linguistici e culturali alle aziende.

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I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/950478851666808152?hl=it

 


 

La rosa armata di Costanza Durante (Minimum Fax)

Langhe, 1944. Rosa è poco più che una bambina quando una forza sconosciuta che imparerà a chiamare guerra la allontana in due modi drammaticamente diversi dal padre e dal fratello. Da lì avrà inizio il suo viaggio, con i piedi nella neve e in testa un unico obiettivo: salvarsi e salvare l'amica Gisella e la creatura che porta in grembo. Proprio quando tutto sembra precipitare le due scoprono di non essere sole: a strapparle da una fine certa sono altre donne come loro, che vivono nei boschi, imbracciano i fucili e combattono i fascisti e tutti coloro che tentano di domarle. Grazie a questa nuova famiglia, Rosa troverà il coraggio di cambiare forma, di adattarsi e affrontare la battaglia politica e personale, che per lei sarà una vera e propria lotta armata. Costanza Durante ed Elisa Menini raccontano la Resistenza dal punto di vista delle donne che l'hanno combattuta, con un'intimità e una voglia di riscatto che ricordano più la Shoshanna di Tarantino e il Milton di Fenoglio che la paziente ragazza del partigiano Bube. Una storia di ieri che ha molto a che fare con l'oggi e che è un piccolo manifesto della lotta per la libertà.


 

Un amore partigiano di Iole Mancini e Concetto Vecchio (Feltrinelli)

Una storia d'amore e di libertà nell'Italia occupata. I nostri anni più bui raccontati dall'ultima sopravvissuta di via Tasso.

Priebke mi torturò, ma non tradii il mio amore partigiano.

Iole Mancini e il marito Ernesto Borghesi, entrambi partigiani nei Gap, combattono i nazifascisti nella Roma occupata. Ernesto è coinvolto nel fallito attentato a Vittorio Mussolini, il secondogenito del Duce, il 7 aprile 1944; Iole viene reclusa nella prigione di via Tasso, uno dei simboli più feroci dell'occupazione nazista nella Capitale. Interrogata a più riprese da Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine, non tradisce Ernesto né i suoi compagni. Divisi l'uno dall'altra sfuggono romanzescamente alla morte. Poi la guerra finisce ma le cose non vanno come Iole le aveva immaginate. Come fare i conti con un destino ostile? A centodue anni Iole racconta con parole piene di commozione una storia d'amore e di resistenza alle avversità della vita.

 


 

Questioni private. Vita incompiuta di Beppe Fenoglio. Nuova ediz. a cura Piero Negri Scaglione (Einaudi)

Con questo libro, Piero Negri Scaglione non solo ricostruisce esattamente la cronologia della vita e delle opere di Fenoglio, ma delinea anche un vivido ritratto delle Langhe e di un'Italia remota.

«Il piú solitario di tutti noi, Beppe Fenoglio, riuscí a fare il romanzo che tutti avevamo sognato, quando nessuno piú se l'aspettava, Una questione privata». Quando Calvino scrive queste righe è il 1964. Fenoglio è morto un anno prima, a quarant'anni, dopo aver pubblicato tre libri: I ventitre giorni della città di Alba, La malora, Primavera di bellezza. Ma il destino un po' beffardo di essere un autore piú che altro postumo non è l'unico interesse di una vita cosí insolita nel mondo delle lettere italiane. Con questo libro, Piero Negri Scaglione non solo ricostruisce esattamente la cronologia della vita e delle opere di Fenoglio, ma delinea anche un vivido ritratto delle Langhe e di un'Italia remota. Tanto che, leggendo queste pagine, sembra di respirare la stessa atmosfera di un inedito romanzo dell'autore del Partigiano Johnny. Questa edizione contiene un nuovo capitolo sul ritrovamento, nel 2013, delle armi di Milton, una Colt M1911 A1 e una carabina M1, che erano state le armi di Beppe Fenoglio, una scoperta che potrebbe rischiarare quelle zone oscure che ancora resistono nella vita
 

 

I ventitré giorni della città di Alba di Beppe Fenoglio (Einaudi)

 "'I ventitre giorni della città di Alba', rievocanti episodi partigiani o l'inquietudine dei giovani nel dopoguerra, sono racconti pieni di fatti, con una evidenza cinematografica, con una penetrazione psicologica tutta oggettiva e rivelano un temperamento di narratore crudo ma senza ostentazione, senza compiacenze di stile, asciutto ed esatto." (Italo Calvino) 


 

Una questione privata di Beppe Fenoglio (Einaudi)

Con parole precise e vere, con commozione e furia, Fenoglio fa risuonare la piú bella tra le storie d'amore possibili e impossibili.

«È difficile trovare, nella letteratura italiana degli ultimi cento anni, un romanzo in cui amore e guerra, giovinezza e morte si intrecciano in modo cosí magico»Nicola Lagioia

Nelle Langhe, durante la guerra partigiana, Milton (quasi una controfigura di Fenoglio stesso) è un giovane studente universitario, ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Eroe solitario, durante un'azione militare rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, una ragazza che egli aveva amato e che ancora ama. Mentre visita i luoghi del suo amore, rievocandone le vicende, viene a sapere che Fulvia si è innamorata di un suo amico, Giorgio: tormentato dalla gelosia, Milton tenta di rintracciare il rivale, scoprendo che è stato catturato dai fascisti... Con parole precise e vere, con commozione e furia, Fenoglio fa risuonare la piú bella tra le storie d'amore possibili e impossibili.

 


 

Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (Einaudi)

«Il partigiano Johnny restituisce i principî ideali e le paure e le ragioni e i sogni di una intera generazione come nessun libro è riuscito a fare».

Il partigiano Johnny è riconosciuto come il piú originale e antiretorico romanzo italiano sulla Resistenza. La storia è quella del giovane studente Johnny, cresciuto nel mito della letteratura e del mondo inglese, che dopo l'8 settembre decide di rompere con la propria vita e di andare in collina a combattere con i partigiani. Una storia simile a quella di molti altri giovani e di molti altri libri scritti sullo stesso argomento. Ma Fenoglio riesce a dare alle avventure e alle passioni di Johnny una dimensione esistenziale ben piú profonda e generale, che racconterà per sempre che cosa sono stati i partigiani e la Resistenza in Italia. Con La lingua del «Partigiano Johnny» di Dante Isella; una nota bibliografica e la cronologia della vita e delle opere.


 

“Libri in filastrocca”, Gianni Rodari e il potere dei libri - Libreriamo

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La libreria di New York ha reso disponibili i libri censurati

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Il giro del mondo in 6 libri - Montagna.TV

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Il 23 aprile è la Giornata mondiale del libro- Corriere.it

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venerdì 22 aprile 2022

La Libreria dei Quaderni a Lecce

La Libreria dei Quaderni a Lecce: La libreria on line aperta 24 ore su 24 di tutti i titoli de i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Trascuranze di Clara Nubile (Besa Muci)

Da una Londra vortice di grigi, a una Bombay febbrile di mostruosità e meraviglie: si srotola fra queste due città il filo che lega le vite di Julianna e Abad, dall'incontro in un internet cafè nei pomeriggi incerti della loro giovinezza fino al ritrovarsi, dopo essersi persi, a distanza di anni e di qualche vita. Un colpo di fulmine al rallentatore, il loro, che unisce due diverse solitudini e due mondi, l'Occidente e l'Islam radicale. Intorno, una geografia emotiva e familiare divisa fra la routine che scandisce il quotidiano e i sogni che minacciano di distruggere dogmi e ipocrisie. Da un lato i vincoli della tradizione, dall'altro l'impetuoso, umano bisogno d'amore. 

 


 

Le siciliane Condividi di Gaetano Savatteri (Laterza)

«Quando arrivai a Palermo per iscrivermi all'università, mi accorsi a pelle che Palermo era "fimmina". Non solo per la bellezza delle sue ragazze dagli sguardi pirateschi, ma anche per la presenza ad ogni angolo del centro storico di numerose edicole votive dedicate a santa Rosalia, la Santuzza. Palermo era "fimmina" nella sua carnale decadenza. Odorava di fiori tropicali e di monnezza. Odorava di umidità nelle scale di palazzi aristocratici ormai in sfacelo, e odorava di mistero dietro i portoni che introducevano a chiostri carichi di gelsomini e di rose.»

Una lunga tradizione letteraria e cinematografica ha rappresentato la donna siciliana come una figura stilizzata: vestita di nero, segregata dalla gelosia, costretta dai familiari a castigare i propri istinti. Ovviamente è un'immagine lontanissima dalla realtà, che si compone invece di tante storie del tutto estranee a questo archetipo. Il quadro è ricchissimo: dalla santa patrona Rosalia a Franca Viola che fece cambiare leggi e costumi; dalla giornalista e scrittrice Giuliana Saladino alla "vecchia dell'aceto" che nel ʼ700 preparava pozioni per avvelenare i mariti; dalla cantautrice Rosa Balistreri all'editrice Elvira Sellerio e alla prima miss Italia. Scopriremo in queste pagine che, se pure qualcosa di vero c'è nel personaggio di fantasia interpretato da Claudia Cardinale in I soliti ignoti («Carmelina, ricomponiti»), un secolo prima nella realtà c'erano le temibili combattenti socialiste di Piana degli Albanesi, donne che scendevano in piazza e non avevano alcuna intenzione di ricomporsi.
 

 

recensione di Basta Dirlo, il libro di Paolo Borzachiello

Circolo dei libri - 22.04.2022 - Marta Morazzoni, Il rovescio dell'abito

Libri in uscita a maggio 2022: le letture da non perdere

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