martedì 19 aprile 2022

La grande Zelda di Pier Luigi Razzano (Marsilio)

«In attesa del taxi, il cielo blu nell'attimo prima della sera ci faceva ballare avvolti da un'aria elettrica, accompagnati dalle occhiate del portiere e di qualche passante che si fermava a godere del nostro spettacolo inaspettato, trasformando l'ora del tè in un momento eterno per lo champagne.»

«Cosa c'è dietro "Il grande Gatsby"? Prima cosa una grande storia d'amore, e poi una grande donna: la storia struggente di un'artista intrappolata da un'epoca che non sa riconoscerla e da un uomo che non vede altro che se stesso. Entrando vorticosamente nel pensiero di Zelda, Pier Luigi Razzano ci consegna una voce intima che, mentre racconta, costringe a farsi domande, a prendere posizione»Valeria Parrella


Della vita e della morte di Zelda Fitzgerald, nata Sayre, crediamo di sapere tutto: della sua vivacità, del suo essere stata la musa di uno dei più grandi scrittori d'America, del suo aver scritto racconti e un romanzo, della passione per il ballo, e per gli alcolici, della sua prima vita nella provincia americana, e della sua seconda vita, dopo il matrimonio con Francis Scott Fitzgerald, in stanze di alberghi bellissimi e nelle più belle città d'Europa. Sappiamo del suo essere stata in manicomio. Ed è proprio dalla stanza di una clinica in Svizzera nel 1930 che, inaspettatamente, la storia comincia, e si dipana per tornare indietro, a quando Zelda avrebbe dovuto ballare sul palco del San Carlo di Napoli. E avrebbe voluto farlo se solo Fitzgerald non l'avesse ricondotta al suo ruolo di moglie e madre, privandola della sua grande occasione. Ci si accorge dunque, prima con sospetto e poi con certezza, che conosciamo di Zelda quanto di lei ci ha detto Scott. Così, in questo romanzo, a parlare è Zelda, che ci racconta, in prima persona, del suo essere scrittrice prima di aver conosciuto Fitzgerald
 

 

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