Dopo la Guerra Fredda e la stagione del predominio americano, si è ormai delineato il nuovo grande confronto tra un sistema cinese in formazione e un sistema occidentale in mutamento. Mentre si affaccia la tracotanza nazionalista di alcune potenze “regionali”, la Russia, con l’improvvisa invasione militare dell’Ucraina, ha dato ulteriore segno di voler assumere un ruolo più assertivo sulle democrazie del Vecchio Continente. In questo quadro l’Europa continua a giocare un ruolo politico molto inferiore alla sua forza economica. E nella crescente asperità della vita mondiale, il suo futuro dipenderà anzitutto dalla sua capacità di condurre un’efficace politica estera e una consistente politica di difesa. Sono dunque indispensabili e urgenti le istituzioni capaci di realizzarle: in primo luogo, un nuovo Consiglio per la Sicurezza e la Difesa, composto inizialmente da poche potenze e non bloccato dal principio dell’unanimità nel voto.
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